Blob Blame History Raw
.\"Traduzione di Giuseppe Guerrini <giusguerrini@racine.ra.it>
.\"Novembre 1996 - da vers. 3.0.2
.\"
.\"Aggiornamento e revisione:
.\"	Antonio Giovanni Colombo <azc100@gmail.com>
.\"	Marco Curreli <marcocurreli@tiscali.it>
.\"Febbraio 2014 - da versione 4.0.1e
.\"Aggiornam. a gawk-4.1.2 di Antonio G. Colombo - Aprile 2015
.\"Aggiornam. a gawk-4.1.3 di Marco Curreli - revis. A.G. Colombo - Giugno 2016
.\"Aggiornam. a gawk-4.2.0 di A.G. Colombo - revis. M. Curreli - Dicembre 2017
.\"Aggiornam. a gawk-4.2.1 di A.G. Colombo - revis. M. Curreli - Febbraio 2018

.ds PX \s-1POSIX\s+1
.ds UX \s-1UNIX\s+1
.ds GN \s-1GNU\s+1
.ds AK \s-1AWK\s+1
.ds EP \fIGAWK: Effective AWK Programming\fP
.if !\n(.g \{\
.	if !\w|\*(lq| \{\
.		ds lq ``
.		if \w'\(lq' .ds lq "\(lq
.	\}
.	if !\w|\*(rq| \{\
.		ds rq ''
.		if \w'\(rq' .ds rq "\(rq
.	\}
.\}
.TH GAWK 1 "Feb 15 2018" "Free Software Foundation" "Utility Commands"
.SH NOME
gawk \- linguaggio per il riconoscimento e il trattamento di espressioni
regolari
.SH SINTASSI
.B gawk
[ opzioni in stile \*(PX o \*(GN ]
.B \-f
.I file di programma
[
.B \-\^\-
] file .\|.\|.
.br
.B gawk
[ opzioni in stile \*(PX o \*(GN ]
[
.B \-\^\-
]
.I testo del programma
file .\|.\|.
.SH DESCRIZIONE
.I Gawk
è l'implementazione nell'ambito del Progetto \*(GN del linguaggio di
programmazione \*(AK .  Si attiene alla definizione del linguaggio descritta
nello standard \*(PX 1003.1.
Questa versione è basata a sua volta sulla descrizione contenuta in
.IR "The AWK Programming Language" ,
di Aho, Kernighan e Weinberger.
.I Gawk
fornisce le funzionalità aggiuntive presenti nella versione corrente
di
.I awk
 di Brian Kernighan e numerose estensioni specifiche di \*(GN.
.PP
La riga di comando contiene opzioni per
.I gawk
stesso, il testo del programma \*(AK (se non è stato fornito con le opzioni
.B \-f
o
.BR \-i ),
e valori da rendere disponibili
nelle variabili \*(AK predefinite
.B ARGC
e
.B ARGV .
.PP
Quando
.I gawk
è invocato con l'opzione
.B \-\^\-profile ,
inizia a raccogliere statistiche sul comportamento del programma
durante l'esecuzione.
.I Gawk
in questa modalità è più lento, e produce automaticamente un profilo di
esecuzione nel file
.B awkprof.out
alla fine dell'esecuzione.
Si veda l'opzione
.B \-\^\-profile
più avanti.
.PP
.I Gawk
ha anche una capacità integrata di debugging.  Una sessione interattiva di
analisi degli errori (debug) può essere iniziata fornendo l'opzione
.B \-\^\-debug
sulla riga di comando.  In questa modalità di esecuzione,
.I gawk
carica il
codice sorgente di AWK e poi richiede l'inserimento di comandi di debug.
.I Gawk
può analizzare solo il sorgente di un programma AWK fornito tramite l'opzione
.BR \-f .
Il debugger è documentato in \*(EP.
.SH FORMATO DELLE OPZIONI
.PP
Le opzioni di
.I Gawk
possono essere sia nella tradizionale forma a una lettera di \*(PX,
sia nella forma estesa tipica di \*(GN.  Le opzioni \*(PX cominciano con un
\*(lq\-\*(rq singolo, quelle in forma lunga cominciano con \*(lq\-\^\-\*(rq.
Sono disponibili opzioni in forma lunga sia per le funzionalità specifiche
di \*(GN, sia per quelle previste da \*(PX.
.PP
Le opzioni specifiche di
.I Gawk
sono usate normalmente nella forma lunga.
Gli argomenti delle opzioni in forma lunga possono essere uniti ad esse
da un segno
.BR =,
senza spazi, oppure sono indicati nel successivo
argomento della riga di comando.
Le opzioni lunghe possono essere abbreviate, sempre che l'abbreviazione
rimanga univoca.
.PP
In aggiunta, ogni opzione lunga ha una corrispondente opzione corta, in modo
che la funzionalità dell'opzione possa essere usata all'interno di script
.B #!
eseguibili.
.SH OPZIONI
.PP
.I Gawk
accetta le seguenti opzioni.
Le opzioni standard sono elencate per prime, seguite dalle opzioni per le
estensioni
.IR gawk ,
elencate nell'ordine alfabetico delle opzioni corte.
.TP
.PD 0
.BI \-f " file_di_programma"
.TP
.PD
.BI \-\^\-file " file_di_programma"
Legge il sorgente del programma \*(AK dal file
.IR file_di_programma ,
invece che dal primo argomento della riga di comando.
Si possono specificare più opzioni
.B \-f
(o
.BR \-\^\-file ).
.TP
.PD 0
.BI \-F " fs"
.TP
.PD
.BI \-\^\-separatore_di_campo " fs"
Usa
.I fs
come separatore di campo in input (il valore della variabile predefinita
.BR FS ).
.TP
.PD 0
\fB\-v\fI var\fB\^=\^\fIval\fR
.TP
.PD
\fB\-\^\-assign \fIvar\fB\^=\^\fIval\fR
Assegna il valore
.I val
alla variabile
.IR var ,
prima che inizi l'esecuzione del programma.
Questi valori delle variabili sono messi a disposizione della regola
.B BEGIN
di un programma \*(AK.
.TP
.PD 0
.B \-b
.TP
.PD
.B \-\^\-characters\-as\-bytes
Tratta tutti i dati in input come caratteri costituiti da un solo byte.  In
altre parole, non presta alcuna attenzione alle informazioni sulla
localizzazione quando tenta di elaborare stringhe come caratteri multibyte.
L'opzione
.B "\-\^\-posix"
ignora questo comportamento.
.bp
.TP
.PD 0
.B \-c
.TP
.PD
.B \-\^\-traditional
Viene eseguito in modalità
.IR compatibile .
In questa modalità,
.I gawk
si comporta esattamente come
.I awk
di Brian Kernighan;
non viene riconosciuta nessuna delle estensioni specifiche di \*(GN.
.\" L'uso di
.\" .B \-\^\-traditional
.\" è da preferirsi alle altre forme di questa opzione.
Si veda
.BR "ESTENSIONI GNU" ,
più avanti, per maggiori informazioni.
.TP
.PD 0
.B \-C
.TP
.PD
.B \-\^\-copyright
Stampa sullo standard output la versione sintetica del messaggio di
informazione sul copyright \*(GN ed esce senza segnalare errori.
.TP
.PD 0
\fB\-d\fR[\fIfile\fR]
.TP
.PD
\fB\-\^\-dump-variables\fR[\fB=\fIfile\fR]
Stampa un lista ordinata di variabili globali, specificandone il tipo e il valore
finale in
.IR file .
Se
.I file
non viene specificato,
.I gawk
usa un file chiamato
.B awkvars.out
nella directory corrente.
.sp .5
Avere una lista di tutte le variabili globali è un buon modo per cercare
errori tipografici nei programmi.
Questa opzione potrebbe essere usata anche se si ha un grosso programma con 
tantissime funzioni, e ci si vuole assicurare che le funzioni non usino
inavvertitamente variabili globali che sono supposte essere locali
(è facile commettere questo errore quando si usano nomi di variabili
semplici come
.BR i ,
.BR j ,
e così via).
.TP
.PD 0
\fB\-D\fR[\fIfile\fR]
.TP
.PD
\fB\-\^\-debug\fR[\fB=\fIfile\fR]
Abilita il debugging di programmi \*(AK.  Se non diversamente specificato, l'analizzatore di errori [debugger] legge i comandi
in maniera interattiva dalla tastiera (standard input).
L'argomento opzionale
.IR file
specifica un file contenente un elenco di comandi
per il debugger da eseguire in maniera non interattiva.
.TP
.PD 0
.BI "\-e " testo_del_programma
.TP
.PD
.BI \-\^\-source " testo_del_programma"
Usa
.I testo_del_programma
come codice sorgente del programma \*(AK.
Quest'opzione permette di combinare in modo semplice funzioni di libreria
(usate attraverso i file indicati dalle opzioni
.B \-f
e
.BR \-i )
con codice sorgente immesso sulla riga di comando.
È rivolta principalmente a programmi  \*(AK di media e grande dimensione
usati all'interno di script di shell.
.TP
.PD 0
.BI "\-E " file
.TP
.PD
.BI \-\^\-exec " file"
Simile a
.BR \-f ,
comunque, quest'opzione è l'ultima ad essere elaborata.
Dovrebbe essere usata con script
.BR #! ,
specialmente per applicazioni CGI [Common Gateway Interface], per evitare
di passare opzioni o codice (!) sulla riga di comando
da un URL.
Quest'opzione disabilita gli assegnamenti di variabile da riga di comando.
.TP
.PD 0
.B \-g
.TP
.PD
.B \-\^\-gen\-pot
Esamina e analizza il programma \*(AK, e genera un file in formato \*(GN
.B \&.pot
(Portable Object Template)
sullo standard output con elementi relativi a tutte le stringhe localizzabili
nel programma.  Il programma in sé non viene eseguito.
Si veda la distribuzione \*(GN
.I gettext
per maggiori informazioni sui file
.B \&.pot .
.TP
.PD 0
.B \-h
.TP
.PD
.B \-\^\-help
Scrive sullo standard output un riassunto abbastanza breve delle
opzioni disponibili.
(In linea con le convenzioni di codifica
.IR "GNU Coding Standards" ,
queste opzioni provocano un'uscita immediata e senza segnalazione di errore.
.TP
.PD 0
.BI "\-i " include-file
.TP
.PD
.BI \-\^\-include " include-file"
Carica una libreria di sorgenti awk.
Cerca la libreria usando la variabile d'ambiente
.BR AWKPATH .
Se la ricerca iniziale non va a buon fine, viene
fatto un altro tentativo dopo aver aggiunto il suffisso
.B \&.awk .
Il file verrà caricato solo una volta
(cioè vengono ignorati i duplicati), e il codice non costituisce
il sorgente del programma principale.
.TP
.PD 0
.BI "\-l " lib
.TP
.PD
.BI \-\^\-load " lib"
Carica un'estensione
.I gawk
dalla libreria condivisa
.IR lib .
Cerca la libreria usando la variabile d'ambiente
.B AWKLIBPATH .
Se la ricerca iniziale non va a buon fine, viene
fatto un altro tentativo dopo aver aggiunto il suffisso della libreria
condivisa predefinita per la piattaforma.
La procedura di inizializzazione della libreria si suppone avere come nome
.BR dl_load() .
.TP
.PD 0
.BR "\-L " [ \fIvalore\fR ]
.TP
.PD
.BR \-\^\-lint [ =\fIvalore\fR ]
Emette messaggi d'avvertimento relativi a costrutti dubbi o non portabili
su altre implementazioni di \*(AK.
Con l'argomento opzionale
.BR fatal ,
gli avvertimenti lint sono considerati come errori fatali.
Questo può essere drastico, ma incoraggerà sicuramente
lo sviluppo di programmi \*(AK più corretti.
Con l'argomento opzionale
.BR invalid ,
vengono emessi solo gli avvertimenti relativi a quello che è
effettivamente non valido (funzionalità non ancora completamente implementata).
.TP
.PD 0
.B \-M
.TP
.PD
.B \-\^\-bignum
Forza il calcolo con precisione arbitraria sui numeri.  Quest'opzione
non ha effetto se
.I gawk
non è compilato per l'uso delle librerie GNU MPFR e MP.
(In tal caso,
.I gawk
invia un messaggio di avvertimento.)
.TP
.PD 0
.B \-n
.TP
.PD
.B "\-\^\-non\-decimal\-data"
Riconosce valori ottali ed esadecimali nei dati in input.
.I "Usare quest'opzione con molta cautela!"
.TP
.PD 0
.B \-N
.TP
.PD
.B \-\^\-use\-lc\-numeric
Forza
.I gawk
a usare il carattere di separazione decimale della localizzazione quando
analizza i dati in input.  Sebbene lo standard POSIX richieda questo
comportamento, e
.I gawk
faccia questo quando l'opzione
.B \-\^\-posix
è attiva, il comportamento predefinito è quello tradizionale di usare
il punto come separatore decimale, anche per le localizzazioni in cui
il carattere di separazione non è il punto.  Quest'opzione ignora il
comportamento predefinito, senza il rigore draconiano dell'opzione
.B \-\^\-posix .
.ig
.\" Quest'opzione è lasciata intenzionalmente non documentata.
.TP
.PD 0
.B "\-W nostalgia"
.TP
.PD
.B \-\^\-nostalgia
Fornisce momenti di nostalgia per gli utenti di
.I awk
di vecchia data.
..
.TP
.PD 0
\fB\-o\fR[\fIfile\fR]
.TP
.PD
\fB\-\^\-pretty-print\fR[\fB=\fIfile\fR]
Stampa una versione formattata graziosamente del programma su
.IR file .
Se non viene indicato un
.IR file ,
.I gawk
usa un file di nome
.B awkprof.out
nella directory corrente.
Sottintende
.BR \-\^\-no\-optimize .
.TP
.PD 0
.B \-O
.TP
.PD
.B \-\^\-optimize
Abilita le ottimizzazioni predefinite di
.IR gawk
nella rappresentazione interna del programma.
Attualmente, questo comprende il calcolo di costanti, se possibile, al momento
della compilazione, e l'eliminazione della chiamata di coda per funzioni
ricorsive. Questa opzione è attiva in modo predefinito.
.TP
.PD 0
\fB\-p\fR[\fIprof-file\fR]
.TP
.PD
\fB\-\^\-profile\fR[\fB=\fIprof-file\fR]
Inizia una sessione di "profiling", e invia i dati tracciati al file
.IR prof-file .
Quello predefinito è
.BR awkprof.out .
Il profilo contiene il numero di esecuzioni di ogni istruzione sul margine
sinistro e il conteggio delle chiamate di funzione per ogni funzione definita
dall'utente.
Sottindende
.BR \-\^\-no\-optimize .
.TP
.PD 0
.B \-P
.TP
.PD
.B \-\^\-posix
Quest'opzione attiva la modalità di
.I compatibilità ,
con le seguenti restrizioni aggiuntive:
.RS
.TP "\w'\(bu'u+1n"
\(bu
Le sequenze di protezione
.B \ex
non vengono riconosciute.
.TP
\(bu
Non è possibile continuare le righe dopo
.B ?
e
.BR : .
.TP
\(bu
Non viene riconosciuto il sinonimo
.B func
per la parola chiave
.B function .
.TP
\(bu
Non si possono usare gli operatori
.B **
e
.B **=
al posto di
.B ^
e
.BR ^= .
.RE
.TP
.PD 0
.B \-r
.TP
.PD
.B \-\^\-re\-interval
Abilita l'uso di
.I "espressioni di intervallo"
nelle espressioni regolari
(vedere
.BR "Espressioni regolari" ,
più avanti).
Nel linguaggio \*(AK le espressioni di intervallo non sono
mai state disponibili.  Lo standard \*(PX le ha aggiunte, per rendere
.I awk
ed
.I egrep
coerenti tra di loro.  Sono abilitate in modalità predefinita, però quest'opzione
rimane per essere usata con l'opzione
.BR \-\^\-traditional .
.TP
.PD 0
.B \-s
.TP
.PD
.B \-\^\-no\-optimize
Disabilita le ottimizzazioni predefinite di
.IR gawk
nella rappresentazione interna del programma.
.TP
.PD 0
.BI \-S
.TP
.PD
.BI \-\^\-sandbox
Esegue
.I gawk
in modalità "sandbox", disabilitando la funzione
.BR system() ,
la ridirezione dell'input con
.BR getline ,
la ridirezione sull'output con
.BR print " e " printf ,
e il caricamento delle estensioni dinamiche.
L'esecuzione di comandi (tramite pipeline) è anch'essa disabilitata.
Questo impedisce completamente l'accesso di uno script alle risorse locali,
tranne che per i file specificati nella riga di comando.
.TP
.PD 0
.B \-t
.TP
.PD
.B \-\^\-lint\-old
Emette messaggi d'avvertimento relativi a costrutti non portabili
sulla versione originale di
.I awk
per \*(UX.
.TP
.PD 0
.B \-V
.TP
.PD
.B \-\^\-version
Scrive sullo standard output la versione di questa particolare copia di
.IR gawk .
È utile principalmente per sapere se la copia di
.I gawk
attualmente installata è aggiornata
rispetto a ciò che Free Software Foundation sta distribuendo.
È utile anche quando si devono segnalare degli errori.
(In linea con le convenzioni di codifica
.IR "GNU Coding Standards" ,
queste opzioni provocano un'uscita immediata e senza segnalazione
di errore.)
.TP
.B \-\^\-
Segnala la fine delle opzioni. È utile perché permette di passare al programma
\*(AK ulteriori argomenti [nomi di file] che iniziano con \*(lq\-\*(rq.
Questo assicura una coerenza con le convenzioni di esame degli argomenti
usato dalla maggior parte dei programmi \*(PX .
.PP
In modalità compatibile, qualsiasi altra opzione è contrassegnata come non
valida e viene ignorata.  Nell'uso normale, sempre che sia stato
fornito il testo del programma, le opzioni sconosciute sono passate al programma
\*(AK nel vettore
.B ARGV
per l'elaborazione.  Questo è particolarmente utile per eseguire i programmi
\*(AK attraverso il meccanismo dell'interprete eseguibile
.BR #! .
.PP
Per compatibilità con \*(PX, si può usare l'opzione
.B \-W ,
seguita dal nome di un'opzione lunga.
.SH ESECUZIONE DEL PROGRAMMA AWK
.PP
Un programma \*(AK consiste di una sequenza di
direttive opzionali,
istruzioni di tipo criterio-azione
e definizioni di funzione opzionali.
.RS
.PP
\fB@include "\fInome_del_file\fB"
.br
\fB@load "\fInome_del_file\fB"
.br
\fIcriterio di ricerca\fB	{ \fIistruzioni di azione\fB }\fR
.br
\fBfunction \fInome\fB(\fIlista di parametri\fB) { \fIistruzioni\fB }\fR
.RE
.PP
.I Gawk
prima legge il codice del programma dal/dai
.IR file_di_programma
se specificato/i,
dagli argomenti passati a
.BR \-\^\-source ,
o dal primo argomento sulla riga di comando che non sia un'opzione.
Le opzioni
.B \-f
e
.B \-\^\-source
possono essere usate più volte nella riga di comando.
.I Gawk
legge il testo del programma come se tutti i
.I file_di_programma
e i testi sorgenti della riga di comando fossero concatenati.  Questo permette
di realizzare librerie di funzioni \*(AK senza bisogno di includerle in ogni
nuovo programma \*(AK che le usi; inoltre si possono combinare funzioni di
libreria con programmi provenienti dalla riga di comando.
.PP
Oltre a ciò, le righe che iniziano con
.B @include
possono essere usate per includere altri file sorgenti nel programma,
rendendo l'uso della libreria ancora più facile.  Questo è equivalente
all'uso dell'opzione
.BR \-i .
.PP
Le righe che iniziano con
.B @load
possono essere usate per caricare funzioni di estensione nel programma.  Questo è
equivalente all'uso dell'opzione
.BR \-l .
.PP
La variabile d'ambiente
.B AWKPATH
specifica il percorso lungo il quale cercare i file sorgenti
indicati con le opzioni
.B \-f
e
.BR \-i .
Se questa variabile non esiste, il percorso predefinito è
\fB"/usr/local/share/awk"\fR
(la directory in questione può variare a seconda di come
.I gawk
è stato compilato e installato).
Se un nome di file dato con l'opzione
.B \-f
contiene un carattere \*(lq/\*(rq, non viene eseguita nessuna ricerca
sul percorso.
.PP
La variabile d'ambiente
.B AWKLIBPATH
specifica il percorso lungo il quale cercare i file sorgenti
indicati con l'opzione
.B \-l ,
Se questa variabile non esiste, il percorso predefinito è
\fB"/usr/local/lib/gawk"\fR
(la directory in questione può variare a seconda di come
.I gawk
è stato compilato e installato).
.PP
.I Gawk
esegue i programmi \*(AK nell'ordine seguente.
Per prima cosa,
vengono effettuati tutti gli assegnamenti di variabile indicati dall'opzione
.BR \-v .
Successivamente,
.I gawk
compila il programma in un formato interno.
Poi
.I gawk
esegue il codice nella regola/e
.B BEGIN
(se esistente/i),
quindi procede con la lettura di ciascun file indicato nel vettore
.B ARGV
(fino a
.BR ARGV[ARGC\-1] ).
Se non ci  sono file indicati nella riga di comando,
.I gawk
legge dallo standard input.
.PP
Se un nome di file nella riga di comando ha la forma
.IB var = val,
è trattato come un assegnamento di variabile.  Alla variabile
.I var
sarà assegnato il valore
.I val
(questo accade dopo che ogni regola
.B BEGIN
è stata eseguita).
L'assegnamento di variabili da riga di comando
è utilissima per assegnare dinamicamente valori alle variabili
che \*(AK usa per controllare come l'input è organizzato in campi e record.
È utile inoltre per controllare variabili di stato
quando siano necessari più passi di elaborazione su un singolo file di dati.
.PP
Se il valore di un particolare elemento di
.B ARGV
è la stringa vuota (\fB""\fR),
.I gawk
lo salta.
.PP
Per ogni file in input,
se esiste una regola
.BR BEGINFILE ,
.I gawk
esegue il codice associato
prima di elaborare il contenuto del file.  Similarmente,
.I gawk
esegue
il codice associato a
.B ENDFILE
dopo l'elaborazione del file.
.PP
Per ogni record in input,
.I gawk
controlla se c'è corrispondenza con qualche
.I "criterio di ricerca"
specificato nel programma \*(AK.
Per ogni criterio di ricerca a cui un record corrisponde,
.I gawk
esegue
.RI l' azione
associata.  I criteri di ricerca sono verificati nell'ordine in cui appaiono nel programma.
.PP
Infine, dopo che sono esauriti i dati in input,
.I gawk
esegue il codice nelle regola/e
.B END
(se esistente/i),
.SS Directory nella riga di comando
.PP
Secondo POSIX, i file indicati sulla riga di comando di
.I awk
devono essere file di testo.
Se non lo sono il comportamento è ``indefinito''.  La maggior parte delle
versioni di
.I awk
considerano una directory sulla riga di comando come un errore fatale.
.PP
A partire dalla versione 4.0 di
.IR gawk ,
una directory sulla riga di comando produce solo un messaggio di avvertimento,
senza conseguenze.  Se sono date le opzioni
.B \-\^\-posix
o
.B \-\^\-traditional
.I gawk
ritorna a trattare le directory sulla riga di comando come errore fatale.
.SH VARIABILI, RECORD E CAMPI
Le variabili di \*(AK sono dinamiche; iniziano a esistere
la prima volta che vengono usate.  I loro valori sono numeri in virgola
mobile, o stringhe, o entrambe le cose, a seconda di come sono usati la prima volta.
Inoltre,
.I gawk
consente di avere variabili di tipo "espressione regolare".
\*(AK ha anche vettori monodimensionali; i vettori multidimensionali
possono essere simulati [da vettori monodimensionali].
.I Gawk
fornisce veri vettori di vettori; vedere
.BR Vettori ,
più avanti.  Al momento dell'esecuzione del programma sono impostate parecchie
variabili predefinite; saranno descritte di volta in volta quando sarà
necessario, ed elencate più avanti.
.SS Record
Normalmente i record sono separati dal carattere newline.  Si può controllare il
modo in cui i record sono separati assegnando valori alla variabile predefinita
.BR RS .
Se
.B RS
contiene un qualsiasi carattere singolo, tale carattere separa i record.
Altrimenti, se
.B RS
è un'espressione regolare, il testo nell'input che corrisponde a questa
espressione regolare sarà il separatore di record.
Tuttavia, nella modalità compatibile
è preso in considerazione solo il primo carattere della stringa risultante,
come separatore.
Se
.B RS
contiene la stringa nulla, i record sono separati da righe vuote.
Quando
.B RS
contiene la stringa nulla, il carattere newline ha sempre la funzione
di separatore di campo in aggiunta a quello indicato dalla variabile
.BR FS ,
quale che esso sia.
.SS Campi
.PP
Ogni volta che
.I gawk
legge un record lo spezza in
.IR campi ,
usando il valore della variabile
.B FS
come separatore di campo.
Se
.B FS
è un carattere singolo, i campi sono separati da quel carattere.
Se
.B FS
è la stringa nulla, ogni singolo carattere diventa un
campo a sé.
Diversamente, si presume che
.B FS
sia un'espressione regolare
completa.
Nel caso particolare in cui
.B FS
sia un singolo spazio, i campi sono separati da sequenze di spazi, caratteri di
tabulazione o newline.
.BR NOTA :
Il valore di
.B IGNORECASE
(vedi più avanti) influenza anche il modo in cui i campi sono spezzati quando
.B FS
è un'espressione regolare, e come i record vengano separati quando
.B RS
è un'espressione regolare.
.PP
Se alla variabile
.B FIELDWIDTHS
è assegnata una lista di numeri separati da spazi,
ogni campo è considerato di larghezza fissa, e
.I gawk
spezza il record secondo le larghezze specificate.
Ogni larghezza di campo può opzionalmente essere preceduta da
un valore, separato da una virgola, che specifica il numero di
caratteri da saltare prima di posizionarsi all'inizio del campo.
Il valore di
.B FS
è ignorato.
Assegnando un nuovo valore a
.B FS
o a
.B FPAT
si annulla l'effetto di
.BR FIELDWIDTHS .
.PP
Similmente, se alla variabile
.B FPAT
è assegnata una stringa che rappresenta un'espressione regolare,
ogni campo è composto di testo che corrisponde a quella espressione regolare.
In questo caso, l'espressione regolare descrive i campi stessi, invece che il
testo che separa i campi.
Assegnando un nuovo valore a
.B FS
o a
.B FIELDWIDTHS
si annulla l'effetto di
.BR FPAT .
.PP
Ogni campo nel record in input può essere individuato dalla sua posizione:
.BR $1 ,
.BR $2 ,
e così via.
.B $0
è l'intero record.
Non è necessario che i campi siano indicati da costanti:
.RS
.PP
.ft B
n = 5
.br
print $n
.ft R
.RE
.PP
stampa il quinto campo del record in input.
.PP
La variabile
.B NF
contiene il numero di campi nel record in input.
.PP
Riferimenti a campi inesistenti (cioè campi dopo
.BR $NF )
producono la stringa vuota.  Tuttavia, l'assegnamento ad un campo inesistente
(per esempio
.BR "$(NF+2) = 5" )
provoca l'incremento del valore di
.BR NF ,
crea tutti i campi intermedi assegnando loro la stringa nulla, e fa sì
che il valore di 
.B $0
sia ricalcolato utilizzando
.B OFS
per separare i campi.  Riferimenti a campi con indice negativo producono un
errore fatale.  Il decremento di
.B NF
provoca la perdita dei campi di indice superiore al valore impostato, ed il
ricalcolo di
.BR $0 ,
utilizzando
.B OFS
per separare i campi.
.PP
L'assegnamento di un valore a un campo esistente
provoca la ricostruzione dell'intero record quando si faccia riferimento a
.BR $0 .
Analogamente, assegnare un valore a
.B $0
provoca una nuova divisione del record, creando nuovi
valori per i suoi campi.
.SS Variabili predefinite
.PP
Le variabili predefinite di
.IR gawk " sono:
.PP
.TP "\w'\fBFIELDWIDTHS\fR'u+1n"
.B ARGC
Il numero di argomenti da riga di comando (non include le opzioni di
.I gawk
o il sorgente del programma).
.TP
.B ARGIND
L'indice in
.B ARGV
del file correntemente in elaborazione.
.TP
.B ARGV
Vettore degli argomenti della riga di comando.  Il vettore è indicizzato da
0 ad
.B ARGC
\- 1.
La modifica dinamica del contenuto di
.B ARGV
può controllare i file usati per i dati.
.TP
.B BINMODE
Su sistemi non-POSIX, specifica l'uso della modalità \*(lqbinaria\*(rq per tutti
i file I/O.  I valori numerici 1, 2 e 3 specificano che i file di input, i file
di output e tutti i file, rispettivamente, dovrebbero usare I/O binari.  I
valori di stringa \fB"r"\fR e \fB"w"\fR specificano che i file di input e i file
di output, rispettivamente, dovrebbero usare I/O binari.  I valori di stringa
\fB"rw"\fR e \fB"wr"\fR specificano che tutti i file dovrebbero usare I/O
binari.  Qualsiasi altro valore di stringa è trattato come \fB"rw"\fR, ma genera
un messaggio di avvertimento.
.TP
.B CONVFMT
Il formato di conversione dei numeri, quello predefinito è \fB"%.6g"\fR.
.TP
.B ENVIRON
Un vettore contenente i valori dell'ambiente corrente.  Il vettore è indicizzato
dalle variabili d'ambiente, e ogni elemento è il valore di quella variabile
(per esempio, \fBENVIRON["HOME"]\fP potrebbe essere
\fB"/home/arnold"\fR).
.sp
In modalità POSIX,
la modifica di questo vettore non ha effetto sull'ambiente ereditato dai
programmi che
.I gawk
esegue per ridirezione o tramite la funzione
.BR system() .
Altrimenti,
.I gawk
aggiorna il suo ambiente reale in modo che i programmi che eredita vedano
le modifiche.
.TP
.B ERRNO
Se ha luogo un errore di sistema durante una ridirezione per una
.BR getline ,
o durante una lettura fatta con
.BR getline ,
oppure in una
.BR close() ,
.B ERRNO
viene impostato a
una stringa che descrive l'errore.
Il valore è passibile di traduzione nelle localizzazioni diverse dall'inglese.
Se la stringa in
.B ERRNO
corrisponde a un errore di sistema descritto nella variabile
.IR errno (3) ,
il corrispondente valore numerico può essere trovato in
.B PROCINFO["errno"].
Per errori non di sistema, l'elemento
.B PROCINFO["errno"]
varrà zero.
.TP
.B FIELDWIDTHS
Una lista di dimensioni di campo separate da spazi. Se impostato,
.I gawk
suddivide l'input secondo campi di larghezza fissa, anziché usare il valore
della variabile
.B FS
come separatore di campo.
Ogni larghezza di campo può opzionalmente essere preceduta da
un valore, separato da una virgola, che specifica il numero di
caratteri da saltare prima di posizionarsi all'inizio del campo.
Si veda
.BR Campi ,
più sopra.
.TP
.B FILENAME
Il nome del file di input corrente.
Se non sono specificati file nella riga di comando, il valore di
.B FILENAME
è \*(lq\-\*(rq.
Tuttavia,
.B FILENAME
è indefinito all'interno della regola
.B BEGIN
(a meno che non sia impostato da
.BR getline ).
.TP
.B FNR
Il numero di record corrente del file in input corrente.
.TP
.B FPAT
Un'espressione regolare che descrive il contenuto dei
campi in un record.
Se impostato,
.I gawk
suddivide l'input in campi, dove i campi corrispondono
all'espressione regolare, invece di usare il
valore della variabile
.B FS
come separatore di campo.
Si veda
.BR Campi ,
più sopra.
.TP
.B FS
Il separatore di campo, quello predefinito è uno spazio.  Si veda
.BR Campi ,
più sopra.
.TP
.B FUNCTAB
Un vettore i cui indici e i corrispondenti valori
sono i nomi di tutte le funzioni definite dall'utente
o funzioni di estensione presenti nel programma.
.BR NOTA :
Si può non usare l'istruzione
.B delete
applicandola al vettore
.BR FUNCTAB .
.TP
.B IGNORECASE
Controlla la sensibilità alla distinzione tra maiuscole e minuscole
in tutte le espressioni regolari e nelle operazioni sulle stringhe.  Se
.B IGNORECASE
ha un valore diverso da zero, il confronto di stringhe e
la ricerca di corrispondenze nei criteri di ricerca,
la separazione di campi tramite
.B FS
e
.BR FPAT ,
la separazione di record tramite
.BR RS ,
la ricerca di corrispondenze nelle espressioni regolari
con
.B ~
e
.BR !~ ,
e le funzioni predefinite
.BR gensub() ,
.BR gsub() ,
.BR index() ,
.BR match() ,
.BR patsplit() ,
.BR split() ,
e
.B sub()
ignoreranno tutti la differenza tra maiuscole e minuscole nelle
operazioni con le espressioni regolari.
.BR NOTA :
.I Non
ha effetto sugli indici dei vettori.
Tuttavia, sulle funzioni
.B asort()
e
.B asorti()
ha effetto.
.sp .5
Così, se
.B IGNORECASE
è diverso da zero,
.B /aB/
corrisponde a tutte queste stringhe : \fB"ab"\fP, \fB"aB"\fP, \fB"Ab"\fP,
e \fB"AB"\fP.
Come per tutte le variabili di \*(AK, il valore iniziale di
.B IGNORECASE
è zero, cosicché tutte le operazioni sulle espressioni regolari
e su stringhe normalmente distinguono tra maiuscole e minuscole.
.TP
.B LINT
Fornisce un controllo dinamico dell'opzione
.B \-\^\-lint
dall'interno di un programma \*(AK.
Quando il valore è "vero",
.I gawk
stampa avvertimenti lint. Quando è "falso", no.
Assegnando il valore di stringa \fB"fatal"\fP,
gli avvertimenti lint sono considerati errori fatali, esattamente come
.BR \-\^\-lint=fatal .
Qualsiasi altro valore "vero" stampa solo avvertimenti.
.TP
.B NF
Il numero di campi nel record corrente.
.TP
.B NR
Il numero totale di record incontrati finora.
.TP
.B OFMT
Il formato d'uscita per i numeri, quello predefinito è \fB"%.6g"\fR.
.TP
.B OFS
Il separatore di campi in uscita, normalmente è uno spazio.
.TP
.B ORS
Il separatore di record in uscita, normalmente
la sequenza di fine linea ("\fInewline\fR").
.TP
.B PREC
La precisione di lavoro di numeri a virgola mobile con precisione arbitraria,
53 [bit] è il valore predefinito.
.TP
.B PROCINFO
Gli elementi di questo vettore forniscono accesso alle informazioni
sul programma  \*(AK in esecuzione.
Su alcuni sistemi,
ci possono essere elementi nel vettore, da \fB"gruppo1"\fP a
\fB"gruppo\fIn\fB"\fR per qualsiasi
.IR n ,
che è il numero di gruppi supplementari che ha il processo.
Usare l'operatore
.B in
per verificare la presenza di questi elementi.
I seguenti elementi sono sicuramente disponibili:
.RS
.TP \w'\fBPROCINFO["strftime"]\fR'u+1n
\fBPROCINFO["argv"]\fP
Gli argomenti sulla riga di comando come sono visti da
.I gawk
a livello di linguaggio C.
Gli indici partono dallo zero.
.TP
\fBPROCINFO["egid"]\fP
Il valore della chiamata di sistema
.IR getegid (2).
.TP
\fBPROCINFO["errno"]\fP
Il valore di
.IR errno (3)
quando
.BR ERRNO
è impostato al messaggio di errore associato.
.TP
\fBPROCINFO["euid"]\fP
Il valore della chiamata di sistema
.IR geteuid (2).
.TP
\fBPROCINFO["FS"]\fP
\fB"FS"\fP se la separazione in campi con
.B FS
è attiva,
\fB"FPAT"\fP se la separazione in campi con
.B FPAT
è attiva,
\fB"FIELDWIDTHS"\fP se la separazione in campi con
.B FIELDWIDTHS
è attiva,
o \fB"API"\fP se la separazione in campi con l'analizzatore di input API
è attiva.
.TP
\fBPROCINFO["gid"]\fP
Il valore della chiamata di sistema
.IR getgid (2).
.TP
\fBPROCINFO["identifiers"]\fP
Un sottovettore, avente come indici i nomi di tutti gli identificatori usati
nel testo del programma AWK.
I valori indicano quello che
.I gawk
conosce degli identificatori dopo aver finito di analizzare il programma;
essi
.I non
sono aggiornati durante l'esecuzione del programma.
Per ogni identificatore, il valore dell'elemento è uno fra questi:
.RS
.TP \w'\fB"extension"\fR'u+1n
\fB"array"\fR
L'identificatore è un vettore.
.TP
\fB"builtin"\fR
L'identificatore è una funzione predefinita.
.TP
\fB"extension"\fR
L'identificatore è una funzione di estensione caricata con
.B @load
o
.BR \-l .
.TP
\fB"scalar"\fR
L'identificatore è uno scalare.
.TP
\fB"untyped"\fR
L'identificatore non è classificato (potrebbe essere usato come scalare
o come vettore,
.I gawk
ancora non lo sa).
.TP
\fB"user"\fR
L'identificatore è una funzione definita dall'utente.
.RE
.TP
\fBPROCINFO["pgrpid"]\fP
Il process group ID del processo corrente.
.TP
\fBPROCINFO["pid"]\fP
L'ID di processo del processo corrente.
.TP
\fBPROCINFO["ppid"]\fP
Il process ID del "padre" [parent] del processo corrente.
.TP
\fBPROCINFO["strftime"]\fP
La stringa di formato data/ora predefinita per
.BR strftime() .
.TP
\fBPROCINFO["uid"]\fP
Il valore della chiamata di sistema
.IR getuid (2).
.TP
\fBPROCINFO["version"]\fP
la versione di
.IR gawk .
.PP
I seguenti elementi sono presenti se è disponibile il caricamento delle
estensioni dinamiche.
.TP
\fBPROCINFO["api_major"]\fP
La versione principale dell'estensione API.
.TP
\fBPROCINFO["api_minor"]\fP
La versione secondaria dell'estensione API.
.PP
I seguenti elementi sono disponibili se il supporto MPFR è stato
compilato in
.IR gawk\^ :
.TP
\fBPROCINFO["gmp_version"]\fP
La versione della libreria GNU MP usata per il supporto ai numeri
con precisione arbitraria in
.IR gawk .
.TP
\fBPROCINFO["mpfr_version"]\fP
La versione della libreria GNU MPFR usata per il supporto ai numeri
con precisione arbitraria in
.IR gawk .
.TP
\fBPROCINFO["prec_max"]\fP
La massima precisione supportata dalla libreria GNU MPFR per i
numeri a virgola mobile con precisione arbitraria.
.TP
\fBPROCINFO["prec_min"]\fP
La minima precisione supportata dalla libreria GNU MPFR per i
numeri a virgola mobile con precisione arbitraria.
.PP
I seguenti elementi possono essere impostati da un programma per
cambiare il comportamento di
.IR gawk :
.TP
\fBPROCINFO["NONFATAL"]\fR
Se presente, gli errori di I/O per tutte le ridirezioni
diventano non fatali.
.TP
\fBPROCINFO["\fInome\fB", "NONFATAL"]\fR
Rendono gli errori relativi a
.I nome
non fatali.
.TP
\fBPROCINFO["\fIcomando\fB", "pty"]\fR
Usa una pseudo-tty per una comunicazione bidirezionale con
.I comando
invece di impostare due "pipe" unidirezionali.
.TP
\fBPROCINFO["\fIinput\fB", "READ_TIMEOUT"]\fR
Il tempo massimo a disposizione in millisecondi per leggere i dati da
.IR input ,
dove
.I input
è una stringa di ridirezione o un nome di file.  Un valore di zero o
o minore di zero significa nessun limite di tempo.
.TP
\fBPROCINFO["\fIinput\^\fB", "RETRY"]\fR
Se un errore di I/O non fatale si verifica leggendo dati da un file di
.IR input ,
e questo elemento di vettore esiste,
.B getline
restituisce \-2 invece di restituire il valore previsto di \-1
e di configurare
.IR l'input
in modo da non fornire ulteriori dati.
Un errore di I/O non fatale si verifica quando
.IR errno (3)
ha il valore EAGAIN, EWOULDBLOCK, EINTR o ETIMEDOUT.
Questo può tornare utile nel caso si utilizzi
\fBPROCINFO["\fIinput\^\fB", "READ_TIMEOUT"]\fR
o in situazioni in cui un descrittore di file è stato configurato in modo
da non bloccarsi in caso di errore.
.TP
\fBPROCINFO["sorted_in"]\fP
Se questo elemento esiste in
.BR PROCINFO ,
il suo valore controlla l'ordine in cui gli elementi del vettore
sono attraversati nei cicli
.BR for .
I valori supportati sono
\fB"@ind_str_asc"\fR,
\fB"@ind_num_asc"\fR,
\fB"@val_type_asc"\fR,
\fB"@val_str_asc"\fR,
\fB"@val_num_asc"\fR,
\fB"@ind_str_desc"\fR,
\fB"@ind_num_desc"\fR,
\fB"@val_type_desc"\fR,
\fB"@val_str_desc"\fR,
\fB"@val_num_desc"\fR,
e
\fB"@unsorted"\fR.
Il valore può essere anche il nome (come
.IR stringa )
di una qualsiasi funzione di confronto
definita nel seguente modo:
.sp
.in +5m
\fBfunction cmp_func(i1, v1, i2, v2)\fR
.in -5m
.sp
dove
.I i1
e
.I i2
sono gli indici, e
.I v1
e
.I v2
sono i valori corrispondenti dei due elementi che si stanno confrontando.
Dovrebbe restituire un numero minore, uguale o maggiore di 0, a seconda di come
devono essere ordinati gli elementi del vettore.
.TP
.TP
.B ROUNDMODE
La modalità di arrotondamento da usare per operazioni sui numeri con precisione
arbitraria, quella predefinita è \fB"N"\fR (IEEE-754 roundTiesToEven mode).
Sono accettati i valori
\fB"N"\fR o \fB"n"\fR per roundTiesToEven,
\fB"U"\fR o \fB"u"\fR per roundTowardPositive,
\fB"D"\fR o \fB"d"\fR per roundTowardNegative,
\fB"Z"\fR o \fB"z"\fR per roundTowardZero
e, se la versione della libreria GNU MPFR in uso li supporta,
\fB"A"\fR o \fB"a"\fR per arrotondamento lontano da zero (per eccesso).
.TP
.B RS
Il separatore di record in input, normalmente "newline".
.TP
.B RT
Il terminatore di record.
.I Gawk
pone
.B RT
uguale al testo in input che corrisponde al carattere o alla espressione
regolare indicati in
.BR RS .
.TP
.B RSTART
L'indice del primo carattere trovato da
.BR match() ,
oppure 0 se non ci sono corrispondenze
(questo implica che gli indici dei caratteri inizino da uno).
.TP
.B RLENGTH
La lunghezza della stringa trovata da
.BR match() ;
oppure \-1 se non ci sono corrispondenze.
.TP
.B SUBSEP
Il carattere usato per separare indici multipli negli elementi di un vettore,
quello predefinito è \fB"\e034"\fR.
.TP
.B SYMTAB
Un vettore i cui indici sono i nomi di tutti i vettori e le variabili 
globali attualmente definite presenti nel programma.  Il vettore può essere
usato per l'accesso indiretto in lettura e scrittura del valore di una
variabile:
.sp
.ft B
.nf
.in +5m
foo = 5
SYMTAB["foo"] = 4
print foo    # stampa 4
.fi
.ft R
.in -5m
.sp
La funzione
.B typeof()
può essere usata per controllare se un elemento in
.B SYMTAB
è un vettore.
Non è possibile usare l'istruzione
.B delete
per il vettore
.B SYMTAB .
.TP
.B TEXTDOMAIN
Il dominio di testo del programma \*(AK ; usato per trovare le traduzioni
localizzate delle stringhe del programma.
.SS Vettori
.PP
I vettori hanno per indice un'espressione tra parentesi quadre
.RB ( [ " e " ] ).
Se l'espressione è formata da una lista di espressioni
.RI ( expr ", " expr " .\|.\|.)"
l'indice del vettore è una stringa ottenuta concatenando
i valori (stringa) di ogni espressione, separati dal valore della
variabile
.B SUBSEP .
Questa modalità è usata per simulare vettori multidimensionali.
Per esempio:
.PP
.RS
.ft B
i = "A";\^ j = "B";\^ k = "C"
.br
x[i, j, k] = "hello, world\en"
.ft R
.RE
.PP
assegna la stringa \fB"hello,\ world\en"\fR all'elemento del vettore
.B x
che è indicizzato dalla stringa \fB"A\e034B\e034C"\fR.  In \*(AK, tutti i
vettori sono associativi, cioè indicizzati da valori di tipo stringa.
.PP
L'operatore speciale
.B in
può essere usato per controllare se un vettore contiene un certo valore
come indice.
.PP
.RS
.ft B
.nf
if (val in vettore)
	print vettore[val]
.fi
.ft
.RE
.PP
Se il vettore ha indici multipli, si usi
.BR "(i, j) in vettore" .
.PP
Il costrutto
.B in
può anche essere usato in un ciclo
.B for
per iterare su tutti gli elementi di un vettore.
Comunque,  il costrutto
.B "(i, j) in vettore"
funziona solo nelle verifiche, non nei cicli
.BR for .
.PP
Un elemento di un vettore può essere cancellato con l'istruzione
.BR delete .
L'istruzione
.B delete
può anche essere usata per cancellare l'intero contenuto di un vettore,
basta specificare il nome del vettore stesso senza indici.
.PP
.I gawk
supporta veri vettori multidimensionali.  Non richiede che
tali vettori siano ``rettangolare'' come in C or C++.
Per esempio:
.sp
.RS
.ft B
.nf
a[1] = 5
a[2][1] = 6
a[2][2] = 7
.fi
.ft
.RE
.PP
.BR NOTA :
Si potrebbe aver necessità di dire a
.I gawk
che un elemento di un vettore è in realtà un sottovettore per usarlo dove
.I gawk
si aspetta di trovare un vettore (come nel secondo argomento di
.BR split() ).
Si può fare questo creando un elemento nel sottovettore e cancellandolo
poi con l'istruzione
.B delete .
.SS Notazione e conversione delle variabili
.PP
Le variabili e i campi
possono essere numeri (in virgola mobile), stringhe, o entrambe le cose.
Possono anche essere espressioni regolari.
Come sia interpretato il valore di una variabile dipende dal contesto.
In un'espressione numerica, sarà trattato come un numero; usato come
stringa, sarà trattato come tale.
.PP
Per far trattare una variabile come numero, le si sommi zero; per ottenere
che venga trattata come come stringa, le si concateni la stringa nulla.
.PP
Le variabili non inizializzate hanno sia il valore numerico zero che il
valore di stringa "" (la stringa nulla, o vuota).
.PP
Quando una stringa deve essere convertita in un numero, la conversione
è compiuta con
.IR strtod (3).
I numeri sono convertiti a stringhe usando
.IR sprintf (3)
col valore di
.B CONVFMT
come stringa di formato
ed il valore numerico della variabile come argomento.
Tuttavia, anche se tutti i numeri in \*(AK sono in virgola mobile ("float"),
i valori privi di decimali sono
.I sempre
convertiti in numeri interi.  Così, dati
.PP
.RS
.ft B
.nf
CONVFMT = "%2.2f"
a = 12
b = a ""
.fi
.ft R
.RE
.PP
la variabile
.B b
ha un valore di tipo stringa di \fB"12"\fR e non \fB"12.00"\fR.
.PP
.BR NOTA :
Quando si opera in modalità POSIX (come con l'opzione
.BR \-\^\-posix ),
bisogna fare attenzione che le impostazioni per la localizzazione possono
interferire col modo in cui sono trattati i numeri decimali: il separatore
decimale dei numeri che si forniscono a
.I gawk
deve essere conforme a quello che si aspetta la localizzazione in uso, che sia
un punto (.) o una virgola (,).

.I Gawk
esegue i confronti nel modo seguente:
Se due variabili sono numeriche, sono confrontate numericamente.
Se una è numerica e l'altra è una stringa interpretabile come
\*(lqstringa numerica,\*(rq
sono pure confrontate numericamente.
Negli altri casi, gli eventuali valori numerici sono convertiti in stringhe,
ed è eseguito un confronto tra stringhe.
Ovviamente, due stringhe sono confrontate come stringhe.
.PP
Si noti che le costanti stringa, come \fB"57"\fP,
.I non
sono stringhe numeriche, ma solo costanti stringa.  L'idea
di \*(lqstringa numerica\*(rq si applica solo ai campi,
all'input di
.BR getline ,
a
.BR FILENAME ,
agli elementi di
.B ARGV
di
.B ENVIRON ,
ed agli elementi di un vettore creato da
.B split()
o da
.B patsplit()
che abbiano le caratteristiche di una stringa numerica.
L'idea fondamentale è che i dati
.IR "immessi dall'utente" ,
e solo essi, se risultano essere numerici,
saranno trattati come numeri.
.SS Costanti ottali ed esadecimali
Nel codice sorgente del programma si possono usare costanti ottali ed
esadecimali in stile C.
Per esempio, il valore ottale
.B 011
è uguale al decimale
.BR 9 ,
e il valore esadecimale
.B 0x11
è uguale al decimale 17.
.SS Costanti di tipo stringa
.PP
Le costanti stringa in \*(AK sono sequenze di caratteri racchiusi tra
doppi apici (come \fB"valore"\fR).  All'interno delle stringhe, sono riconosciute alcune
.IR "sequenze di protezione" ,
come in in C.  Queste sono:
.PP
.TP "\w'\fB\e\^\fIddd\fR'u+1n"
.B \e\e
Una barra inversa letterale.
.TP
.B \ea
Il carattere \*(lqalert\*(rq; in genere il carattere \s-1ASCII\s+1 \s-1BEL\s+1.
.TP
.B \eb
Tasto di cancellazione all'indietro (backspace).
.TP
.B \ef
Salto pagina (form-feed).
.TP
.B \en
Nuova riga (newline).
.TP
.B \er
Ritorno carrello (CR).
.TP
.B \et
Tabulazione orizzontale.
.TP
.B \ev
Tabulazione verticale.
.TP
.BI \ex "\^cifre_esa"
Il carattere rappresentato dalla stringa di cifre esadecimali
dopo la
.BR \ex .
Fino a due
cifre esadecimali che seguono sono considerate parte
della sequenza di protezione.
Per esempio, \fB"\ex1B"\fR è il carattere \s-1ASCII\s+1 \s-1ESC\s+1 (escape).
.TP
.BI \e ddd
Il carattere rappresentato da una sequenza di 3 cifre ottali.
Per esempio, \fB"\e033"\fR è il carattere \s-1ASCII\s+1 \s-1ESC\s+1 (escape).
.TP
.BI \e c
Il carattere letterale
.IR c\^ .
.PP
In modalità compatibile, i caratteri rappresentati da sequenze di protezione
ottali ed esadecimali sono trattati letteralmente, se usati in costanti
costituite da espressioni regolari.  Così,
.B /a\e52b/
è equivalente a
.BR /a\e*b/ .
.SS "Costanti di tipo Regexp"
Una costante di tipo espressione regolare è una sequenza di caratteri
racchiusa tra barre (come
.BR /valore/ ).
Come stabilire una corrispondenza con un'espressione regolare è
descritto in maniera più dettagliata più avanti; vedere
.BR "Espressioni regolari" .
.PP
Le sequenze di protezione descritte sopra si possono usare anche
all'interno di costanti che sono espressioni regolari
(p.es.,
.B "/[\ \et\ef\en\er\ev]/"
corrisponde a tutti i caratteri non stampabili [bianchi]).
.TP
.I Gawk
consente anche di usare costanti formate da espressioni regolari
.IR "fortemente tipizzate" .
I nome di tali costanti sono preceduti da un simbolo
.B @
(così:
.BR @/valore/ ).
Queste costanti possono essere assegnare a scalari (variabili,
elementi di un vettore) e passate a funzione definite dall'utente.
Le variabili il cui valore è stato assegnato in questo modo
hanno come tipo quello di variabili di espressioni regolari.
.SH CRITERI DI RICERCA E AZIONI
\*(AK è un linguaggio che procede per righe.  Il criterio va a inizio riga,
l'azione lo segue.  Le istruzioni dell'azione sono racchiuse tra
.B {
e
.BR } .
Sia il criterio che l'azione possono mancare ma, naturalmente, non entrambi.
Se manca il criterio, l'azione è eseguita per ogni record in input.
Omettere invece l'azione equivale a specificare
.RS
.PP
.B "{ print }"
.RE
.PP
ossia stampare l'intero record.
.PP
I commenti cominciano col carattere
.BR # ,
e continuano fino a fine riga.
Si possono separare le istruzioni con righe vuote.
Un'istruzione finisce normalmente alla fine della riga,
a meno che non termini
con una
virgola,
.BR { ,
.BR ? ,
.BR : ,
.BR && ,
o
.BR || .
Le istruzioni in righe terminanti con
.B do
o
.B else
continuano automaticamente alla riga successiva.
Negli altri casi, una riga terminante con un  \*(lq\e\*(rq
continua alla successiva, e il "newline" è ignorato.
.PP
Si possono scrivere più istruzioni sulla stessa riga separandole con
\*(lq;\*(rq.
Questo si applica sia alle istruzioni all'interno di un'azione (il caso più
comune), sia ai gruppi criterio-azione stessi.
.SS Criteri di ricerca
I criteri di ricerca di \*(AK possono assumere le forme seguenti:
.PP
.RS
.nf
.B BEGIN
.B END
.B BEGINFILE
.B ENDFILE
.BI / "espressione regolare" /
.I "espressione di relazione"
.IB criterio " && " criterio
.IB criterio " || " criterio
.IB criterio " ? " criterio " : " criterio
.BI ( criterio )
.BI ! " criterio"
.IB criterio1 ", " criterio2
.fi
.RE
.PP
.B BEGIN
e
.B END
sono due tipi speciali di criteri di ricerca, che non dipendono
dai dati in input.
Le azioni di tutti i criteri di ricerca
.B BEGIN
sono unite insieme, come se tutte le istruzioni fossero
scritte in un'unica regola
.B BEGIN ,
e sono eseguite prima che sia letto qualsiasi input.
Allo stesso modo, tutte le regole
.B END
sono fuse insieme, ed eseguite dopo che tutti i dati in input sono
terminati o dopo che si è incontrata l'istruzione
.B exit .
.B BEGIN
e
.B END
non possono essere combinati con altri criteri in espressioni di ricerca.
I criteri
.B BEGIN
e
.B END
devono necessariamente essere seguiti dall'indicazione di un'azione
.PP
.B BEGINFILE
e
.B ENDFILE
sono altri criteri speciali il cui contenuto è eseguito
prima della lettura del primo record di ogni file di input richiamato sulla riga
di comando, e dopo la lettura dell'ultimo record di ognuno di questi file.
All'interno della regola
.B BEGINFILE
il valore di
.B ERRNO
è una stringa vuota se il file è stato aperto con successo.
Altrimenti, in caso di problemi col file il codice dovrebbe usare
.B nextfile
per saltarlo.  Se non lo fa,
.I gawk
emette il solito errore fatale per i file che non possono essere aperti.
.PP
Per i criteri del tipo
.BI / "espressione regolare" /
l'azione associata è eseguita per ogni record in input che corrisponde
all'espressione regolare.
Le espressioni regolari hanno la stessa forma di quelle di
.IR egrep (1),
e sono descritte più avanti.
.PP
In
.RI un' "espressione relazionale"
si può usare qualsiasi operatore definito nella sezione sulla azioni, più
avanti.  Generalmente l'espressione relazionale è utilizzata per verificare se
certi campi siano individuati da determinate espressioni regolari.
.PP
Gli operatori
.BR && ,
.BR || ,
e
.B !
sono rispettivamente l'AND logico, l'OR logico e il NOT logico.  Come i loro
equivalenti del linguaggio C, sono valutati solo il numero di operandi
strettamente necessario a decidere il risultato, a partire da quello più a sinistra
("short-circuit evaluation").  Sono usati per combinare espressioni di ricerca
più semplici.  Come nella maggior parte dei linguaggi, si possono usare
parentesi per cambiare l'ordine di valutazione.
.PP
L'operatore
.B ?\^:
è simile allo stesso operatore in C: se il primo criterio è vero,
allora il criterio utilizzato per il test è il secondo, altrimenti
è il terzo. Dei criteri secondo e terzo, ne è valutato sempre solo uno.
.PP
Un'espressione nella forma
.IB criterio1 ", " criterio2
è detta
.IR "criterio intervallo" .
Essa individua tutti i record a partire da quello che ha corrispondenza con
.IR criterio1 ,
fino a quello che corrisponde a
.IR criterio2 ,
compreso.  Non può essere combinata con alcun'altra espressione.
.SS Espressioni regolari
Le espressioni regolari sono del tipo esteso che si trova in
.IR egrep .
Sono composte da caratteri secondo le regole seguenti:
.TP "\w'\fB[^\fIabc.\|.\|.\fB]\fR'u+2n"
.I c
Corrisponde al carattere (non speciale)
.IR c .
.TP
.I \ec
Corrisponde al carattere
.I c
considerato letteralmente.
.TP
.B .
Corrisponde a qualsiasi carattere, 
.I compreso
"newline".
.TP
.B ^
Corrisponde all'inizio di una stringa.
.TP
.B $
Corrisponde alla fine di una stringa.
.TP
.BI [ abc.\|.\|. ]
Una lista di caratteri: corrisponde a uno qualsiasi dei caratteri
.IR abc.\|.\|. .
Si possono includere intervalli di caratteri separandoli con un trattino.
.TP
\fB[^\fIabc.\|.\|.\fB]\fR
Una lista di caratteri negata: corrisponde a qualsiasi carattere eccetto
.IR abc.\|.\|. .
.TP
.IB r1 | r2
Alternativa: corrisponde a
.I r1
oppure a
.IR r2 .
.TP
.I r1r2
Concatenazione: corrisponde a
.IR r1 ,
e poi
.IR r2 .
.TP
.IB r +
Corrisponde a una o più
.IR r .
.TP
.IB r *
Corrisponde a zero o più
.IR r .
.TP
.IB r ?
Corrisponde a zero o una
.IR r .
.TP
.BI ( r )
Raggruppamento: corrisponde a
.IR r .
.TP
.PD 0
.IB r { n }
.TP
.PD 0
.IB r { n ,}
.TP
.PD
.IB r { n , m }
Uno o due numeri racchiusi tra parentesi graffe indicano una
.IR "espressione di intervallo" .
Se c'è un numero tra parentesi graffe, l'espressione regolare che precede
.I r
è ripetuta
.I n
volte. Se tra parentesi graffe ci sono due numeri separati da virgola,
.I r
è ripetuta da
.I n
ad
.I m
volte.
Se c'è un numero seguito da una virgola,
.I r
è ripetuta almeno
.I n
volte.
.TP
.B \ey
Corrisponde alla stringa vuota all'inizio o alla
fine di una parola.
.TP
.B \eB
Corrisponde alla stringa vuota all'interno di una parola.
.TP
.B \e<
Corrisponde alla stringa vuota all'inizio di una parola.
.TP
.B \e>
Corrisponde alla stringa vuota alla fine di una parola.
.B \es
Corrisponde a qualsiasi spazio vuoto.
.TP
.B \eS
Corrisponde a qualsiasi carattere che non sia uno spazio vuoto.
.TP
.B \ew
Corrisponde a un qualsiasi carattere che possa far parte di una parola, cioè
lettere, numeri o trattino basso).
.TP
.B \eW
Corrisponde a un qualsiasi carattere che non possa far parte di una parola.
.TP
.B \e`
Corrisponde alla stringa vuota all'inizio di una stringa.
.TP
.B \e'
Corrisponde alla stringa vuota alla fine di una stringa.
.PP
Le sequenze di protezione valide all'interno delle costanti stringa (vedere
.BR "Costanti di tipo stringa" )
sono ammesse anche nelle espressioni regolari.
.PP
Le 
.I "classi di caratteri"
sono una nuova funzionalità introdotta nello standard \*(PX.  Una classe di
caratteri è una speciale notazione per indicare liste di caratteri accomunati
da uno specifico attributo, dove però i caratteri veri e propri possono variare
a seconda della nazione e del set di caratteri.  Per esempio, la nozione di
"carattere alfabetico" valida negli Stati Uniti è diversa da quella valida in
Francia.
.PP
Una classe di caratteri è ammessa solo
.I all'interno
delle parentesi quadre di una lista di caratteri di una espressione regolare.
Le classi di caratteri si rappresentano con
.BR [: ,
una parola chiave indicante la classe, e
.BR :] .
Queste sono le classi di caratteri definite dallo standard \*(PX:
.TP "\w'\fB[:alnum:]\fR'u+2n"
.B [:alnum:]
Caratteri alfanumerici.
.TP
.B [:alpha:]
Caratteri alfabetici.
.TP
.B [:blank:]
Caratteri "spazio" e "tab".
.TP
.B [:cntrl:]
Caratteri di controllo.
.TP
.B [:digit:]
Caratteri numerici.
.TP
.B [:graph:]
Caratteri che siano sia stampabili che visibili
(uno spazio è stampabile ma non visibile, mentre
.B a
è entrambe le cose).
.TP
.B [:lower:]
Caratteri alfabetici minuscoli.
.TP
.B [:print:]
Caratteri stampabili (cioè caratteri che non siano di controllo).
.TP
.B [:punct:]
Caratteri di punteggiatura (cioè caratteri che non siano né lettere,
né cifre, né caratteri di controllo, né caratteri di spaziatura).
.TP
.B [:space:]
Caratteri di spaziatura (come lo spazio, "tab", "formfeed", per citarne solo
alcuni).
.TP
.B [:upper:]
Caratteri alfabetici maiuscoli.
.TP
.B [:xdigit:]
Cifre esadecimali.
.PP
Per fare un esempio, prima dell'introduzione dello standard \*(PX
si sarebbe dovuto scrivere
.B /[A\-Za\-z0\-9]/
per individuare caratteri alfanumerici.  Qualora il set di caratteri vigente
avesse compreso altri caratteri alfanumerici, l'espressione non li avrebbe
riconosciuti, e se il set di caratteri fosse rappresentato in modo diverso da
\s-1ASCII\s+1, non sarebbero riconosciuti neanche i caratteri alfanumerici
\s-1ASCII\s+1.
Con le classi di caratteri \*(PX, si può scrivere
.BR /[[:alnum:]]/ ,
che troverà corrispondenza con
i caratteri alfabetici e numerici previsti dal set di caratteri in uso,
qualunque esso sia.
.PP
Nelle liste di caratteri possono comparire due sequenze speciali
aggiuntive. Esse si applicano ai set di caratteri non \s-1ASCII\s+1, i quali
possono comprendere sia simboli singoli (chiamati
.IR "elementi di collazione" )
rappresentati da più di un carattere, sia
gruppi di caratteri tra loro equivalenti ai fini della
.I collazione
o dell'ordinamento.
Per esempio, in francese una \*(lqe\*(rq semplice ed una
\*(lqe"\h'-\w:e:u'\`\*(rq con l'accento grave sono equivalenti.
.TP
Simboli di collazione
Un simbolo di collazione è un elemento di confronto costituito da più
di un carattere racchiuso tra
.B [.
e
.BR .] .
Per esempio, se
.B ch
è un elemento di collazione, allora
.B [[.ch.]]
è l'espressione regolare che lo individua, mentre
.B [ch]
è un'espressione regolare che individua o il carattere
.B c
o il carattere
.BR h .
.TP
Classi di Equivalenza
Una classe di equivalenza è un nome, dipendente dalla localizzazione, associato
a una lista di caratteri tra loro equivalenti.  Il nome è racchiuso tra
.B [=
e
.BR =] .
Per esempio, il nome
.B e
potrebbe essere usato per rappresentare globalmente i caratteri
\*(lqe\*(rq, \*(lqe\h'-\w:e:u'\'\*(rq, ed \*(lqe\h'-\w:e:u'\`\*(rq.
In questo caso,
.B [[=e]]
è un'espressione regolare compatibile con uno qualsiasi dei caratteri
.BR e ,
.BR é ,
ed
.BR è .
.PP
Queste funzionalità sono molto apprezzabili quando la lingua
corrente non è l'inglese.
Le funzioni di libreria che
.I gawk
usa nella valutazione di espressioni regolari
riconoscono attualmente solo le classi di caratteri \*(PX,
non i simboli di collazione né le classi di equivalenza.
.PP
Gli operatori
.BR \ey ,
.BR \eB ,
.BR \e< ,
.BR \e> ,
.BR \ew ,
.BR \eW ,
.BR \e` ,
ed
.B \e'
sono specifici di
.IR gawk ;
queste estensioni sono possibili grazie alle facilitazioni derivanti dall'uso
della libreria "regexp" di \*(GN.
.PP
Quelle che seguono sono le opzioni della riga di comando
che controllano come
.I gawk
interpreta i caratteri nelle espressioni regolari.
.TP
Nessuna opzione
In assenza di indicazioni,
.I gawk
mette a disposizione tutte le facilitazioni caratteristiche delle espressioni
regolari \*(PX e degli operatori \*(GN descritti più sopra.
.TP
.B \-\^\-posix
Sono riconosciute solo le espressioni regolari \*(PX, non gli operatori \*(GN
(per esempio,
.B \ew
individua il carattere
.BR w ).
.TP
.B \-\^\-traditional
Le espressioni regolari sono valutate secondo le regole del tradizionale
.I awk
per \*(UK.  Gli operatori \*(GN non hanno un significato speciale, e le
espressioni di intervallo non sono disponibili.
I caratteri descritti da sequenze ottali o esadecimali sono trattati
letteralmente, anche se rappresentano metacaratteri di espressioni regolari.
.TP
.B \-\^\-re\-interval
Sono permesse le espressioni di intervallo, anche se è stato specificato
.BR \-\^\-traditional .
.SS Azioni
Le istruzioni di azione sono racchiuse tra parentesi graffe,
.B {
e
.BR } .
L'insieme delle istruzioni di azione è formato dalle solite istruzioni di
assegnamento, condizionali e iterative presenti nella maggior parte
dei linguaggi.  Gli operatori, le strutture di controllo e le istruzioni
di input/output ricalcano quelli corrispondenti nel linguaggio C.
.SS Operatori
.PP
Gli operatori di \*(AK, in ordine decrescente di precedenza, sono
.PP
.TP "\w'\fB*= /= %= ^=\fR'u+1n"
.BR ( \&.\|.\|. )
Raggruppamento
.TP
.B $
Riferimento a campi.
.TP
.B "++ \-\^\-"
Incremento e decremento, sia prefisso che suffisso.
.TP
.B ^
Elevamento a potenza (si può anche usare \fB**\fR al suo posto, e \fB**=\fR
nell'assegnamento con operatore).
.TP
.B "+ \- !"
Più e meno unari, e negazione logica.
.TP
.B "* / %"
Moltiplicazione, divisione e resto della divisione.
.TP
.B "+ \-"
Addizione e sottrazione.
.TP
.I spazio
Concatenazione di stringhe.
.TP
.B "|   |&"
I/O proveniente dall'output di comandi [pipe] per
.BR getline ,
.BR print ,
e
.BR printf .
.TP
.B "< > <= >= == !="
I normali operatori di relazione.
.TP
.B "~ !~"
Corrispondenza tra espressioni regolari, e nessuna corrispondenza.
.B NOTA:
Non usare un'espressione regolare costante
.RB ( /foo/ )
come operando di sinistra di
.B ~
o
.BR !~ .
Usare un'espressione regolare solo come operando di destra.  L'espressione
.BI "/foo/ ~ " exp
equivale a richiedere \fB(($0 ~ /foo/) ~ \fIexp\fB)\fR.
Di solito
.I non
è questo, quel che si vorrebbe.
.TP
.B in
Controllo di appartenenza a un vettore.
.TP
.B &&
AND logico.
.TP
.B ||
OR logico.
.TP
.B ?:
L'espressione condizionale in stile C.  Ha la forma
.IB espressione1 " ? " espressione2 " : " espressione3\c
\&.
Se
.I espressione1
è vera, il valore dell'espressione è
.IR espressione2 ,
altrimenti è
.IR espressione3 .
Viene calcolata solo una delle due espressioni
.I espressione2
ed
.I espressione3
.
.TP
.B "= += \-= *= /= %= ^="
Assegnamento. Sono permessi sia l'assegnamento assoluto
.BI ( var " = " valore )
che quello con operatore (le altre forme).
.SS Istruzioni di controllo
.PP
Le istruzioni di controllo sono
le seguenti:
.PP
.RS
.nf
\fBif (\fIcondizione\fB) \fIistruzione\fR [ \fBelse\fI istruzione \fR]
\fBwhile (\fIcondizione\fB) \fIistruzione \fR
\fBdo \fIistruzione \fBwhile (\fIcondizione\fB)\fR
\fBfor (\fIespressione1\fB; \fIespressione2\fB; \fIespressione3\fB) \fIistruzione\fR
\fBfor (\fIvar \fBin\fI vettore\fB) \fIistruzione\fR
\fBbreak\fR
\fBcontinue\fR
\fBdelete \fIvettore\^\fB[\^\fIindice\^\fB]\fR
\fBdelete \fIvettore\^\fR
\fBexit\fR [ \fIespressione\fR ]
\fB{ \fIistruzione \fB}
\fBswitch (\fIespressione\fB) {
\fBcase \fIvalore\fB|\fIespressione_regolare\fB : \fIistruzione
\&.\^.\^.
\fR[ \fBdefault: \fIistruzione \fR]
\fB}\fR
.fi
.RE
.SS "Istruzioni di I/O"
.PP
Le istruzioni di input/output sono le seguenti:
.PP
.TP "\w'\fBprintf \fIfmt, lista-espressioni\fR'u+1n"
\fBclose(\fIfile \fR[\fB, \fIcome\fR]\fB)\fR
Chiude un file, una pipe o un coprocesso.
Il parametro facoltativo
.I come
dovrebbe essere usato solo per chiudere un'estremità di una
pipe bi-direzionale aperta con un coprocesso.
Il valore dev'essere una stringa, o
\fB"to"\fR o \fB"from"\fR.
.TP
.B getline
Imposta
.B $0
usando la successiva riga di input; imposta
.BR NF ,
.BR NR ,
.BR FNR ,
.BR RT .
.TP
.BI "getline <" file
Imposta
.B $0
usando la successiva riga di
.IR file ;
imposta
.BR NF ,
.BR RT .
.TP
.BI getline " variabile"
Imposta
.I variabile
dalla successiva riga di input; imposta
.BR NR ,
.BR FNR ,
.BR RT .
.TP
.BI getline " variabile" " <" file
Imposta
.I variabile
dalla successiva riga di
.IR file ,
.BR RT .
.TP
\fIcomando\fB | getline \fR[\fIvariabile\fR]
Esegue
.I comando
dirigendo l'output [del comando] o in
.B $0
o in
.IR variabile ,
come sopra, e
.BR RT .
.TP
\fIcomando\fB |& getline \fR[\fIvariabile\fR]
Esegue
.I comando
come un coprocesso
dirigendo l'output [del comando] o in
.B $0
o in
.IR variabile ,
come sopra, e
.BR RT .
I coprocessi sono un'estensione
.IR gawk .
.RI (il " comando
può anche essere un socket.  Vedere la sottosezione
.BR "Nomi di file speciali" ,
più avanti.)
.TP
.B next
Cessa l'elaborazione della riga di input corrente.  È letta la successiva,
e l'elaborazione ricomincia dal primo criterio di ricerca del
programma \*(AK.
Se non ci sono più righe in input,
.I gawk
esegue i comandi delle regole
.BR END ,
se presenti.
.TP
.B "nextfile"
Cessa l'elaborazione del file di input corrente.  La prossima riga
sarà letta dal file di input successivo.  Sono aggiornati
.B FILENAME
e
.BR ARGIND ,
.B FNR
è reimpostato a 1, e l'elaborazione riprende dal primo criterio di ricerca
del programma \*(AK.
Quando non ci sono più righe in input,
.I gawk
esegue i comandi delle regole
.B ENDFILE
ed
.BR END ,
se presenti.
.TP
.B print
Stampa il record corrente.
Alla fine della riga in output viene aggiunto il valore della variabile
.BR ORS .
.TP
.BI print " lista-espressioni"
Stampa le espressioni indicate.
Ogni espressione è separata dal valore della variabile
.BR OFS .
La riga prodotta termina col valore della variabile
.BR ORS .
.TP
.BI print " lista-espressioni" " >" file
Stampa le espressioni indicate su
.IR file .
Ogni espressione è separata dal valore della variabile
.BR OFS.
La riga prodotta termina col valore della variabile
.BR ORS .
.TP
.BI printf " fmt, lista-espressioni"
Stampa secondo formato.
Vedere \fBL'istruzione \fIprintf \fR, più avanti.
.TP
.BI printf " fmt, lista-espressioni" " >" file
Stampa secondo formato su
.IR file .
.TP
.BI system( riga-di-comando )
Esegue il comando
.IR riga-di-comando ,
e ne restituisce il valore d'uscita.
(può non essere disponibile sui sistemi non-\*(PX).
Si veda \*(EP per tutti i dettagli sullo stato d'uscita.
.TP
\&\fBfflush(\fR[\fIfile\^\fR]\fB)\fR
Scarica il contenuto di tutti i buffer associati ai file o alle pipe
aperti in scrittura
.IR file .
Se
.I file
non è specificato
o ha per valore la stringa nulla,
l'operazione è eseguita su tutti i file e le pipe aperti in scrittura.
.PP
Sono permessi anche altri tipi di ridirezione in scrittura per
.B print
e
.BR printf .
.TP
.BI "print .\|.\|. >>" " file"
Aggiunge righe alla fine di
.IR file .
.TP
.BI "print .\|.\|. |" " comando"
Scrive su una pipe.
.TP
.BI "print .\|.\|. |&" " comando"
Invia dati a un coprocesso o a un socket.
(Vedere anche la sottosezione
.BR "Nomi di file speciali" ,
più avanti).
.PP
Il comando
.B getline
restituisce 1 se tutto va bene, zero in caso di fine file, e \-1 in caso di errore.
Se il valore di
.IR errno (3)
indica che l'operazione di I/O può essere ritentata,
e \fBPROCINFO["\fIinput\^\fP", "RETRY"]\fR
è stato impostato, viene restituito il valore \-2 invece che \-1 e ulteriori
chiamate a
.B getline
possono essere effettuate.
A fronte di un errore
.B ERRNO
è impostato a una stringa che descrive il problema.
.PP
.BR NOTA :
L'insuccesso nell'apertura di un socket bidirezionale genera un errore
non fatale che viene restituito alla funzione chiamante.  Se si sta usando
una pipe, un coprocesso, o un socket per alimentare la
.BR getline ,
o da
.B print
o
.B printf
all'interno di un ciclo, si
.I deve
usare
.B close()
per creare una nuova istanza del comando o del socket.
\*(AK non chiude automaticamente pipe, socket, o coprocessi quando
questi restituiscono EOF.
.SS L'istruzione \fIprintf\fP\^
.PP
Le versioni di \*(AK dell'istruzione
.B printf
e della funzione
.B sprintf()
(vedi più avanti)
accettano i seguenti
formati di richiesta conversione:
.TP "\w'\fB%g\fR, \fB%G\fR'u+2n"
.B %c
Un singolo carattere.
Se l'argomento usato per
.B %c
è numerico, è considerato come un carattere e stampato.
Altrimenti, si suppone che l'argomento sia una stringa, e ne è stampato
solo il primo carattere.
.TP
.BR "%d" "," " %i"
Un numero decimale (solo la sua parte intera).
.TP
.BR %e , " %E"
Un numero in virgola mobile nella forma
[\fB\-\fP]\fId\fB.\fIdddddd\^\fBe\fR[\fB+\-\fR]\fIdd\fR.
Il formato
.B %E
usa
.B E
anziché
.BR e .
.TP
.BR %f , " %F"
Un numero in virgola mobile nella forma
[\fB\-\fP]\fIddd\fB.\fIdddddd\fR.
Se la libreria di sistema lo supporta, il formato
.B %F
è pure disponibile.  Si comporta come
.BR %f ,
ma usa lettere maiuscole per i valori speciali \*(lqnon un numero\*(rq
e \*(lqinfinito\*(rq. Se
.B %F
non è disponibile
.I gawk
usa
.BR %f .
.TP
.BR %g , " %G"
Usa la conversione
.B %e
o
.BR %f ,
(la più corta delle due), sopprimendo gli zeri non significativi.
Il formato
.B %G
usa
.B %E
invece che
.BR %e .
.TP
.B %o
Un numero ottale senza segno (anche questo intero).
.TP
.PD
.B %u
Un numero decimale senza segno (pure questo intero).
.TP
.B %s
Una stringa di caratteri.
.TP
.BR %x , " %X"
Un numero esadecimale senza segno (un intero).
Il formato
.B %X
usa
.B ABCDEF
invece di
.BR abcdef .
.TP
.B %%
Un singolo carattere
.B % ;
non c'è alcuna conversione di argomenti.
.PP
Alcuni ulteriori parametri facoltativi possono comparire fra il
.B %
e la lettera che indica il tipo di visualizzazione richiesta:
.TP
.IB n $
Usa l'argomento
.IR n-esimo
a questo punto della formattazione.
Questo è detto uno
.I "specificatore posizionale"
ed
è pensato per usato principalmente nelle versioni tradotte delle
stringhe di formattazione, non nel testo originale [normalmente in inglese]
di un programma AWK. Si tratta di un'estensione
.I gawk
.
.TP
.B \-
L'espressione va allineata a sinistra all'interno del proprio campo.
.TP
.I spazio
Nelle conversioni numeriche, inserire uno spazio prima dei valori positivi,
e un segno "meno" prima di quelli negativi.
.TP
.B +
Il segno "più" usato prima del modificatore di dimensione (vedi più avanti)
indica che nelle conversioni numeriche il segno deve essere sempre presente,
anche se il valore da riportare è positivo.
.B +
annulla l'effetto del modificatore "spazio".
.TP
.B #
Usa una \*(lqforma alternativa\*(rq per alcune lettere di controllo.
Associato a
.BR %o ,
aggiunge uno zero iniziale.
Con
.BR %x ,
e
.BR %X ,
aggiunge all'inizio rispettivamente
.B 0x
o
.B 0X
in caso di
valore diverso da zero.
Con
.BR %e ,
.BR %E ,
.B %f
e
.BR %F ,
il risultato conterrà sempre il
separatore decimale.
Con
.BR %g ,
e
.BR %G ,
gli zeri in coda non sono rimossi dal risultato.
.TP
.B 0
Uno
.B 0
(zero) iniziale svolge una funzione di flag,
per indicare che l'output deve essere preceduto
da zeri anziché da spazi.
Questo vale solo per i formati numerici in output..
Questo flag ha effetto solo quando la larghezza del campo
è maggiore di quella necessaria a contenere il valore da stampare.
.TP
.B '
Un apice semplice chiede a
.I gawk
di inserire il separatore delle migliaia proprio della
localizzazione, come pure di usare il separatore decimale
proprio della localizzazione per i numeri in virgola mobile.
È richiesto che la libreria C supporti correttamente la
localizzazione e che questa sia stata definita correttamente.
.TP
.I ampiezza
Il numero dovrebbe occupare questo numero di byte.  Il numero è normalmente
preceduto da spazi.  In presenza del flag
.BR 0 ,
è invece preceduto da zeri.
.TP
.BI \&. prec
Un numero indicante la precisione da utilizzare nella stampa.
Con i formati
.BR %e ,
.BR %E ,
.BR %f ,
e
.BR %F ,
specifica il numero di cifre che dovranno comparire a destra del
separatore decimale.
Con i formati
.BR %g ,
e
.BR %G ,
specifica il massimo numero di cifre significative.
Con i formati
.BR %d ,
.BR %i ,
.BR %o ,
.BR %u ,
.BR %x ,
e
.BR %X ,
specifica il numero minimo di
cifre da stampare.  Per
.BR %s ,
specifica il massimo numero di caratteri
della stringa che dovrebbero essere stampati.
.PP
La definizione dinamica di
.I ampiezza
e
.I prec
prevista dalle funzioni
.B printf()
dell'ISO C sono supportate.
Un
.B *
al posto sia di
.I ampiezza
che di
.I prec
farà sì che i loro valori siano presi dalla
lista degli argomenti di
.B printf
o
.BR sprintf() .
Per usare uno specificatore di posizione con una larghezza o una precisione
dinamica inserire il
.IB contatore $
dopo il carattere
.B *
nella stringa di formattazione.
Per esempio, \fB"%3$*2$.*1$s"\fP.
.SS Nomi di file speciali
.PP
effettuando delle ridirezioni di
.B print
o
.B printf
in un file,
o attraverso
.B getline
da un file,
.I gawk
riconosce internamente alcuni nomi di file speciali, che permettono
di accedere a descrittori di file già aperti ereditati dal processo genitore di
.IR gawk
(la shell, solitamente).
Questi nomi di file possono anche essere usati nella riga di comando per
designare dei file di dati.  I nomi di file sono:
.TP "\w'\fB/dev/stdout\fR'u+1n"
.B \-
Lo standard input.
.TP
.B /dev/stdin
Lo standard input.
.TP
.B /dev/stdout
Lo standard output.
.TP
.B /dev/stderr
Lo standard error in output.
.TP
.BI /dev/fd/\^ n
Il file associato al descrittore di file aperto
.IR n .
.PP
Questi ultimi sono utili in particolare per i messaggi di errore. Per esempio:
.PP
.RS
.ft B
print "Ti è andata male!" > "/dev/stderr"
.ft R
.RE
.PP
laddove, per ottenere lo stesso effetto, si sarebbe stati costretti a scrivere
.PP
.RS
.ft B
print "Ti è andata male!" | "cat 1>&2"
.ft R
.RE
.PP
I seguenti nomi di file speciali si possono usare con l'operatore
.B |&
di coprocesso per creare connessioni di rete TCP/IP:
.TP
.PD 0
.BI /inet/tcp/ lport / rhost / rport
.TP
.PD 0
.BI /inet4/tcp/ lport / rhost / rport
.TP
.PD
.BI /inet6/tcp/ lport / rhost / rport
File per una connessione TCP/IP su una porta locale
.I lport
verso un
host remoto
.I rhost
sulla porta remota
.IR rport .
Si usi la porta numero
.B 0
Per permettere al sistema di scegliere una porta.
Si usi
.B /inet4
per richiedere una connessione IPv4,
e
.B /inet6
per richiedere una connessione IPv6.
Specificando semplicemente
.B /inet
usa quello predefinito del sistema (molto probabilmente sarà IPv4).
.TP
.PD 0
.BI /inet/udp/ lport / rhost / rport
.TP
.PD 0
.BI /inet4/udp/ lport / rhost / rport
.TP
.PD
.BI /inet6/udp/ lport / rhost / rport
Come sopra, ma usando porte UDP/IP invece che TCP/IP.
.SS Funzioni numeriche
.PP
\*(AK ha le seguenti funzioni aritmetiche predefinite:
.PP
.TP "\w'\fBsrand(\fR[\fIespressione\^\fR]\fB)\fR'u+1n"
.BI atan2( y , " x" )
Restituisce l'arcotangente di
.I y/x
in radianti.
.TP
.BI cos( espressione )
Restituisce il coseno di
.IR espressione ,
in radianti.
.TP
.BI exp( espressione )
La funzione esponenziale.
.TP
.BI int( espressione )
Troncamento a numero intero.
.ig
.TP
.BI intdiv( numero ", " denominatore ", " risultato )
I numeri
.I numero
e
.I denominatore
vengono troncati a numeri interi. Restituisce il quoziente di
.I numero
diviso per
.I denominatore
in \fIresult\fB["quotient"]\fR
e il resto in
in \fIresult\fB["remainder"]\fR.
Questa è un'estensione
.IR gawk ,
utile in particolare quando si lavora con numeri
molto grandi.
..
.TP
.BI log( espressione )
Logaritmo a base naturale.
.TP
.B rand()
Restituisce un numero casuale
.IR N ,
tra zero e uno,
tale che 0 \(<= \fIN\fP < 1.
.TP
.BI sin( espressione )
Restituisce il seno di
.IR espressione ,
in radianti.
.TP
.BI sqrt( espressione )
Restituisce la radice quadrata di
.IR espressione .
.TP
\&\fBsrand(\fR[\fIespressione\^\fR]\fB)\fR
usa
.I espressione
come nuovo seme per il generatore di numeri casuali.  Se
.I espressione
non è indicata, sarà utilizzata il tempo corrente, misurato in secondi dal 1970.
Il valore restituito è il valore precedente
del seme.
.SS Funzioni di stringa
.PP
.I Gawk
offre le seguenti funzioni di stringa predefinite:
.PP
.TP "\w'\fBsprintf(\^\fIfmt\fB\^, \fIlista-espressioni\^\fB)\fR'u+1n"
\fBasort(\fIs \fR[\fB, \fId\fR [\fB, \fIcome\fR] ]\fB)\fR
Restituisce il numero di elementi del
vettore di partenza
.IR s .
Ordina
i contenuti del vettore
.I s
usando le regole normali di
.IR gawk
per confrontare fra loro i
valori, e sostituisce gli indici dei
valori ordinati di
.I s
con la sequenza dei numeri interi
a partire da 1.  Se viene specificato
il vettore destinazione (facoltativo)
.IR d ,
dapprima
il vettore
.I s
viene copiato in
.IR d ,
e poi viene ordinato
.IR d ,
senza modificare gli indici del
vettore di partenza
.IR s .
La stringa facoltativa
.I come
controlla la direzione e il modo del confronto.
Valori ammissibili per
.I come
sono
quelli delle stringhe ammissibili per
\fBPROCINFO["sorted_in"]\fR.
Si può anche specificare il nome di una funzione di confronto
definita dall'utente, come viene spiegato in
\fBPROCINFO["sorted_in"]\fR.
.TP "\w'\fBsprintf(\^\fIfmt\fB\^, \fIlista-espressioni\^\fB)\fR'u+1n"
\fBasorti(\fIs \fR[\fB, \fId\fR [\fB, \fIcome\fR] ]\fB)\fR
Restituisce il numero di elementi del
vettore di partenza
.IR s .
Il comportamento è lo stesso di
.BR asort() ,
con la differenza che l'ordinamento è fatto usando gli
.I indici
del vettore, e non i valori.
Fatto l'ordinamento, il vettore è indicizzato numericamente, e
i valori sono quelli degli indici di partenza.
I valori originali sono persi; quindi va utilizzato
un secondo vettore se si vuole conservare il vettore di partenza.
Lo scopo della stringa facoltativa
.I come
è lo stesso descritto in precedenza per
.BR asort() .
.TP
\fBgensub(\fIr\fB, \fIs\fB, \fIh \fR[\fB, \fIt\fR]\fB)\fR
Cerca nella stringa obiettivo
.I t
corrispondenze con l'espressione regolare
.IR r .
Se
.I h
è una stringa che inizia con
.B g
o
.BR G ,
tutte le corrispondenze con
.I r
sono sostituite con
.IR s .
Altrimenti,
.I h
è un numero che indica la particolare corrispondenza con
.I r
che si vuole sostituire.
Se
.I t
non è specificata, è usato
.B $0
al suo posto.
All'interno del testo di rimpiazzo
.IR s
si può utilizzare la sequenza
.BI \e n\fR,
dove
.I n
è una cifra tra 1 e 9, per indicare la parte di testo che corrisponde alla
.IR n -esima
sottoespressione tra parentesi.
La sequenza
.B \e0
rappresenta tutto il testo corrispondente, e così pure il carattere
.BR & .
A differenza di
.B sub()
e
.BR gsub() ,
la stringa modificata è restituita come risultato della funzione, e
la stringa obiettivo originale resta
.IR inalterata .
.TP "\w'\fBsprintf(\^\fIfmt\fB\^, \fIlista-espressioni\^\fB)\fR'u+1n"
\fBgsub(\fIr\fB, \fIs \fR[\fB, \fIt\fR]\fB)\fR
Per ogni sottostringa conforme all'espressione regolare
.I r
nella stringa
.IR t ,
sostituisce la stringa
.IR s ,
e restituisce il numero di sostituzioni.
Se
.I t
non è specificata, usa
.BR $0 .
Una
.B &
nel testo di rimpiazzo è sostituita dal testo trovato corrispondente alla
espressione regolare.
Si usi
.B \e&
per indicare il carattere
.BR &
inteso letteralmente (va scritto come \fB"\e\e&"\fP;
vedere \*(EP
per una trattazione più completa delle regole sull'uso della "e commerciale" (ampersand)
e delle barre inverse nel testo di rimpiazzo di
.BR sub() ,
.BR gsub() ,
e
.BR gensub() ).
.TP
.BI index( s , " t" )
Restituisce la posizione della stringa
.I t
all'interno della stringa
.IR s ,
o zero se la stringa
.I t
non è presente.
(Ciò implica che gli indici di una stringa di caratteri partono da 1.)
È un errore fatale usare una costante generata da un'espressione regolare per
.IR t .
.TP
\fBlength(\fR[\fIs\fR]\fB)
Restituisce la lunghezza della stringa
.IR s ,
oppure la lunghezza di
.B $0
se
.I s
non è specificata.
Come estensione non-standard, se si fornisce come argomento un vettore,
.B length()
restituisce il numero di elementi del vettore.
.TP
\fBmatch(\fIs\fB, \fIr \fR[\fB, \fIa\fR]\fB)\fR
Restituisce la posizione in
.I s
in cui ricorre l'espressione regolare
.IR r ,
oppure zero se
.I r
non è presente, e imposta i valori di
.B RSTART
e
.BR RLENGTH .
Si noti che l'ordine degli argomenti è lo stesso in uso per l'operatore
.BR ~ :
.IB stringa " ~"
.IR espressione-regolare .
.ft R
Se viene specificato il vettore
.IR a ,
.I a
viene preventivamente svuotato e quindi i suoi elementi da 1 a
.I n
sono riempiti con le parti di
.I s
corrispondenti alle sottoespressioni
fra parentesi presenti in
.IR r .
L'elemento di indice zero di
.I a
contiene la parte
di
.I s
corrispondente all'intera espressione regolare
.IR r .
Gli indici
\fBa[\fIn\^\fB, "inizio"]\fR,
e
\fBa[\fIn\^\fB, "lunghezza"]\fR
contengono l'indice di inizio all'interno della stringa e la lunghezza,
rispettivamente, di ogni sottostringa individuata.
.TP
\fBpatsplit(\fIs\fB, \fIa \fR[\fB, \fIr\fR [\fB, \fIseps\fR] ]\fB)\fR
Suddivide la stringa
.I s
nel vettore
.I a
e il vettore dei separatori
.I seps
nell'espressione regolare
.IR r ,
e restituisce il numero dei campi.
I valori di ogni elemento [del vettore] sono le parti di
.I s
che corrispondono a
.IR r .
Il valore di
.BI seps[ i ]
è il separatore (che potrebbe anche essere la stringa nulla) individuato
davanti a
.BI a[ i ]\fR.
Il valore di
.B seps[0]
è il separatore iniziale (che potrebbe anche essere la stringa nulla).
\&\fRIf
.I r
è omesso,
.B FPAT
viene usato al suo posto.
I vettori
.I a
e
.I seps
sono svuotati all'inizio dell'operazione.
La suddivisione si comporta come la suddivisione in campi con
.BR FPAT ,
descritta sopra.
.TP
\fBsplit(\fIs\fB, \fIa \fR[\fB, \fIr\fR [\fB, \fIseps\fR] ]\fB)\fR
Suddivide la stringa
.I s
nel vettore
.I a
e nel vettore di separatori
.I seps
individuati dall'espressione regolare
.IR r ,
e restituisce il numero di campi.  Se
.I r
è omessa, il separatore utilizzato è
.BR FS .
I vettori
.I a
e
.I seps
sono svuotati all'inizio dell'operazione.
.BI seps[ i ]
è il separatore di campo individuato da
.I r
tra
.BI a[ i ]
e
.BI a[ i +1]\fR.
\&\fRSe
.I r
è uno spazio singolo, gli eventuali spazi bianchi all'inizio di
.I s
vengono messi nell'elemento extra del vettore
.B seps[0]
e gli spazi bianchi alla fine vanno nell'elemento extra del vettore
.BI seps[ n ]\fR,
dove
.I n
è il valore restituito da
.BI split( s ", " a ", " r ", " seps )\fR.
La suddivisione si comporta come la suddivisione in campi, descritta sopra.
.TP
.BI sprintf( fmt , " lista-espressioni" )
Stampa
.I lista-espressioni
secondo quanto specificato dal formato
.IR fmt ,
e restituisce la stringa risultante.
.TP
.BI strtonum( str )
Esamina
.IR str ,
e ne restituisce il valore numerico.
Se
.I str
inizia
con uno
.BR 0 ,
è considerato
un numero ottale.
Se
.I str
inizia
con uno
.B 0x
o
.BR 0X ,
è considerato
un numero esadecimale.
Altrimenti, viene interpretato come numero decimale.
.TP
\fBsub(\fIr\fB, \fIs \fR[\fB, \fIt\fR]\fB)\fR
Si comporta come
.BR gsub() ,
ma è sostituita solo la prima sottostringa trovata.
Viene restituito zero oppure uno.
.TP
\fBsubstr(\fIs\fB, \fIi \fR[\fB, \fIn\fR]\fB)\fR
Restituisce una sottostringa, lunga al massimo
.IR n -caratteri,
di
.I s
a partire dalla posizione
.IR i .
Se
.I n
è omesso, è usato il resto di
.IR s .
.TP
.BI tolower( str )
Restituisce una copia della stringa
.IR str ,
con tutti i caratteri maiuscoli in
.I str
tradotti nei minuscoli corrispondenti.
I caratteri non alfabetici restano invariati.
.TP
.BI toupper( str )
Restituisce una copia della stringa
.IR str ,
con tutti i caratteri minuscoli di
.I str
tradotti nei maiuscoli corrispondenti.
I caratteri non alfabetici restano invariati.
.PP
.I Gawk
gestisce i caratteri multi-byte.  Ciò implica che
.BR index() ,
.BR length() ,
.B substr()
e
.B match()
lavorano in termini di caratteri, non di byte.
.SS Funzioni di tempo
Poiché uno dei principali campi di applicazione dei programmi \*(AK è l'elaborazione
dei file di log contenenti informazioni relative alla data e all'ora [di un evento],
.I gawk
mette a disposizione le seguenti funzioni per ottenere data e ora
e per formattarle come desiderato.
.PP
.TP "\w'\fBsystime()\fR'u+1n"
\fBmktime(\fIdatespec\fR [\fB, \fIutc-flag\fR]\fB)\fR
Traduce
.I datespec
In una marcatura temporale nello stesso formato restituito dalla funzione [del linguaggio C]
.BR systime() ,
e restituisce il risultato.
Il parametro
.I datespec
è una stringa nella forma
.IR "YYYY MM DD HH MM SS[ DST]" .
Il contenuto della stringa consiste in sei o sette numeri che rappresentano rispettivamente:
l'anno, incluso il secolo,
il mese, da 1 a 12,
il giorno del mese da 1 a 31,
l'ora del giorno da 0 a 23,
il minuto da 0 a 59,
il secondo da 0 a 60,
e un flag facoltativo riguardo all'ora legale.
I valori di questi numeri non sono limitati agli intervalli sopra descritti;
per esempio, un'ora di \-1 significa 1 ora prima di mezzanotte.
Si suppone di lavorare con un calendario gregoriano dotato di anno 0,
con l'anno 0 prima dell'anno 1 e l'anno \-1 prima dell'anno 0.
Se il flag
.I utc-flag
è presente e diverso da zero e dalla stringa nulla,
il tempo è supposto essere quello del fuso orario UTC
[ora di Greenwich];
altrimenti, si suppone che il tempo sia quello del
fuso orario locale.
Se il flag
.I DST
(daylight saving time - ora legale) è positivo,
si suppone che ci si trovi in un periodo dell'anno in cui vige l'ora legale;
se vale zero, l'ora è ritenuta essere quella standard [ora di Greenwich];
se è negativa (questo è il comportamento predefinito),
.B mktime()
tenta di determinare se è in vigore l'ora legale
nel momento specificato.
Se
.I datespec
non contiene sufficienti elementi o se il tempo risultante
è fuori intervallo,
.B mktime()
restituisce \-1.
.TP
\fBstrftime(\fR[\fIformat \fR[\fB, \fItimestamp\fR[\fB, \fIutc-flag\fR]]]\fB)\fR
Formatta
.I timestamp
secondo quanto specificato in
.IR format .
Se
.I utc-flag
è presente e diversa da zero o dalla stringa nulla, il risultato
è in UTC [ora di Greenwich], altrimenti il risultato è nell'ora locale.
Il
.I timestamp
dovrebbe essere nella forma utilizzata da
.BR systime() .
Se
.I timestamp
è omesso, sono utilizzate la data e l'ora correnti.
Se
.I format
è omesso, è assunto un formato equivalente a quello dell'output del comando
.IR date (1).
Il formato predefinito è disponibile in
.BR PROCINFO["strftime"] .
Vedere le specifiche per la funzione
.B strftime()
in ISO C per i formati di conversione che sono
sicuramente disponibili.
.TP
.B systime()
Restituisce l'ora corrente come numero di secondi a partire da:
(1970-01-01 00:00:00 UTC sui sistemi \*(PX).
.SS Funzioni di manipolazione dei bit
.I Gawk
prevede le seguenti funzioni di manipolazione dei bit.
Sono realizzate dapprima convertendo valori in virgola mobile con precisione
doppia in interi nel formato
.BR uintmax_t ,
eseguendo l'operazione indicata, e poi convertendo il risultato
nuovamente in virgola mobile.
.PP
.BR NOTA :
Se a una delle funzioni seguenti si forniscono operandi negativi,
il risultato è un errore fatale.
.PP
Le funzioni sono:
.TP "\w'\fBrshift(\fIval\fB, \fIcontatore\fB)\fR'u+2n"
\fBand(\fIv1\fB, \fIv2 \fR[, ...]\fB)\fR
Restituisce il risultato derivante dall'applicazione della funzione booleana
AND bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti.  Gli
argomenti devono essere almeno due.
.TP
\fBcompl(\fIval\fB)\fR
Restituisce il complemento bit per bit di
.IR val .
.TP
\fBlshift(\fIval\fB, \fIcontatore\fB)\fR
Restituisce il valore di
.IR val ,
spostato a sinistra di
.I contatore
bit.
.TP
\fBor(\fIv1\fB, \fIv2 \fR[, ...]\fB)\fR
Restituisce il risultato dell'applicare la funzione booleana OR bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti.
Gli argomenti devono essere almeno due.
.TP
\fBrshift(\fIval\fB, \fIcontatore\fB)\fR
Restituisce il valore di
.IR val ,
spostato a destra di
.I contatore
bit.
.TP
\fBxor(\fIv1\fB, \fIv2 \fR[, ...]\fB)\fR
Restituisce il risultato derivante dall'applicazione della funzione booleana
XOR bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti.  Gli
argomenti devono essere almeno due.
.PP
.SS Funzioni di tipo
La funzione seguente va usata per vettori multidimensionali.
.TP
\fBisarray(\fIx\fB)\fR
Restituisce "Vero" se
.I x
è un vettore, altrimenti restituisce "Falso".
[0 e la stringa nulla significano "Falso". Qualsiasi altro valore sta per "Vero".]
.PP
È possibile conoscere il tipo di qualsiasi variabile o elemento di vettore
con la seguente funzione:
.TP
\fBtypeof(\fIx\fB)\fR
Return a string indicating the type of
.IR x .
The string will be one of
\fB"array"\fP,
\fB"number"\fP,
\fB"regexp"\fP,
\fB"string"\fP,
\fB"strnum"\fP,
or
\fB"undefined"\fP.
.SS Funzioni di internazionalizzazione
Le seguenti funzioni possono essere usate all'interno di un programma AWK
per tradurre stringhe in fase di esecuzione del programma.
Per informazioni più complete, vedere \*(EP.
.TP
\fBbindtextdomain(\fIdirectory \fR[\fB, \fIdominio\fR]\fB)\fR
Specifica la directory in cui
.I gawk
cerca i file
.BR \&.gmo ,
nel caso non si trovino
o non si possano mettere nelle directory ``standard''
(per esempio, in fase di test).
Restituisce la directory a cui
.I dominio
è ``collegato''.
.sp .5
Il valore predefinito per
.I dominio
è il valore della variabile
.BR TEXTDOMAIN .
Se
.I directory
è impostato alla stringa nulla (\fB""\fR),
.B bindtextdomain()
restituisce il collegamento corrente per il
dato
.IR dominio .
.TP
\fBdcgettext(\fIstringa \fR[\fB, \fIdominio \fR[\fB, \fIcategoria\fR]]\fB)\fR
Restituisce la traduzione della
.I stringa
nel dominio di testo
.I dominio
per la categoria di localizzazione
.IR categoria .
Il valore predefinito per
.I dominio
è il valore corrente della variabile
.BR TEXTDOMAIN .
Il valore predefinito per
.I categoria
è \fB"LC_MESSAGES"\fR.
.sp .5
Se si fornisce un valore per
.IR categoria ,
dev'essere una stringa uguale
a una delle categorie di localizzazione note, come descritto
in \*(EP.
Occorre anche fornire un dominio di testo.  Si usi
.B TEXTDOMAIN
se ci si vuole servire del dominio corrente.
.TP
\fBdcngettext(\fIstringa1\fB, \fIstringa2\fB, \fInumero \fR[\fB, \fIdominio \fR[\fB, \fIcategory\fR]]\fB)\fR
Restituisce la forma plurale in uso per
.I numero
nella traduzione di
.I stringa1
e
.I stringa2
nel
dominio di testo
.I dominio
per la categoria di localizzazione
.IR categoria .
Il valore predefinito per
.I dominio
è il valore corrente della variabile
.BR TEXTDOMAIN .
Il valore predefinito per
.I categoria
è \fB"LC_MESSAGES"\fR.
.sp .5
Se si fornisce un valore per
.IR categoria ,
dev'essere una stringa uguale
a una delle categorie di localizzazione note, come descritto
in \*(EP.
Occorre anche fornire un dominio di testo.  Si usi
.B TEXTDOMAIN
se ci si vuole servire del dominio corrente.
.SH FUNZIONI DEFINITE DALL'UTENTE
Le funzioni in \*(AK sono definite in questo modo:
.PP
.RS
\fBfunction \fInome\fB(\fIlista-di-parametri\fB) { \fIistruzioni \fB}\fR
.RE
.PP
Le funzioni vengono eseguite se chiamate dall'interno di espressioni,
presenti sia all'interno di criteri di ricerca, che all'interno di azioni.
I parametri forniti al momento della chiamata sono sostituiti
ai parametri formali dichiarati nella funzione.
I vettori sono passati per riferimento, le altre variabili per valore.
.PP
Poiché le funzioni non erano in origine previste nel linguaggio \*(AK,
la gestione delle variabili locali è piuttosto goffa: sono dichiarate
semplicemente come parametri in più nella lista dei parametri formali.
Per convenzione, si usa separare le variabili locali dai veri parametri
con qualche spazio in più nella lista. Per esempio:
.PP
.RS
.ft B
.nf
function  f(p, q,     a, b)	# a e b sono variabili locali
{
	\&.\|.\|.
}

/abc/	{ .\|.\|. ; f(1, 2) ; .\|.\|. }
.fi
.ft R
.RE
.PP
La parentesi di sinistra che indica una chiamata deve seguire immediatamente
il nome della funzione chiamata, senza spazi in mezzo; questo per evitare
l'ambiguità sintattica con l'operatore di concatenazione [di stringhe].
Questa restrizione non si applica alle funzioni predefinite elencate sopra.
.PP
Le funzioni possono chiamare a loro volta altre funzioni, e possono essere ricorsive.
I parametri utilizzati come variabili locali sono inizializzati
alla stringa nulla e al numero zero al momento dell'invocazione.
.PP
Si usi
.BI return " expr"
per restituire un valore da una funzione.  Il valore di ritorno è indefinito se
non si fornisce alcun valore, o se la funzione ritorna automaticamente dopo aver
eseguito l'ultima istruzione della funzione stessa, nella modalità detta \*(lqfalling off\*(rq.
.PP
Come estensione
.I gawk
le funzioni possono essere chiamate indirettamente.  Per far ciò basta assegnare
il nome della funzione da chiamare, in formato stringa, a una variabile.  Poi
si usi la variabile come se fosse un nome di funzione, premettendole il segno
.B @
come si può vedere qui sotto:
.RS
.ft B
.nf
function mia_funzione()
{
	print "mia_funzione è stata chiamata"
	\&.\|.\|.
}

{	.\|.\|.
	nome_funzione = "mia_funzione"
	@nome_funzione()	# chiamata tramite nome_funzione di mia_funzione
	.\|.\|.
}
.fi
.ft R
.RE
A partire dalla versione 4.1.2, questo vale per le funzioni definite
dall'utente, per quelle predefinite e per le funzioni di estensione.
.PP
Se è stata data l'opzione
.BR \-\^\-lint ,
.I gawk
avvertirà in caso di chiamate a funzioni indefinite al momento della
valutazione sintattica del programma anziché durante l'esecuzione.
La chiamata di una funzione indefinita in fase di esecuzione
è un errore fatale.
.PP
Si può usare la parola
.B func
al posto di
.BR function .
anche se questo modo di operare è deprecato.
.SH CARICARE DINAMICAMENTE NUOVE FUNZIONI
Si possono aggiungere dinamicamente nuove funzioni predefinite all'interpreter
.I gawk
con l'istruzione
.BR @load .
Una descrizione dettagliata non è possibile in questa pagina di manuale;
vedere \*(EP.
.SH SEGNALI
Il profilo
.I gawk
riconosce due segnali.
.B SIGUSR1
provoca la scrittura di un profilo e dello stack delle chiamate a funzione nel
file di profilazione, che ha per nome
.BR awkprof.out ,
o qualsiasi nome sia stato fornito specificando l'opzione
.BR \-\^\-profile .
Poi l'esecuzione del programma prosegue regolarmente.
.B SIGHUP
chiede a
.I gawk
di scrivere il profilo e lo stack delle chiamate a funzione e di terminare l'esecuzione del programma.
.SH INTERNAZIONALIZZAZIONE
.PP
Le costanti di tipo stringa sono sequenze di caratteri racchiuse fra doppi
apici.  In un ambiente dove non si parla inglese, è possibile segnare delle
stringhe in un programma \*(AK per richiederne la traduzione nel linguaggio
utilizzato in loco.  Tali stringhe sono precedute nel programma \*(AK da
un carattere di sottolineatura (\*(lq_\*(rq).  Per esempio,,
.sp
.RS
.ft B
gawk 'BEGIN { print "hello, world" }'
.RE
.sp
.ft R
stampa sempre il messaggio
.BR "hello, world" .
Ma,
.sp
.RS
.ft B
gawk 'BEGIN { print _"hello, world" }'
.RE
.sp
.ft R
potrebbe invece stampare
.B "bonjour, monde"
se eseguito in Francia.
.PP
Parecchi passi sono necessari per produrre ed eseguire un programma \*(AK
localizzabile.
.TP "\w'4.'u+2n"
1.
Aggiungere un'azione
.B BEGIN
per assegnare un valore alla variabile
.B TEXTDOMAIN
per impostare il dominio del testo a un nome associato al programma in uso:
.sp
.in +5m
.ft B
BEGIN { TEXTDOMAIN = "mio_programma" }
.ft R
.in -5m
.sp
Ciò consente a
.I gawk
di trovare il file
.B \&.gmo
associato al vostro programma.
Se non si fa ciò,
.I gawk
usa il dominio di testo associato ai
.B messaggi
il quale, molto probabilmente, non contiene
le traduzioni necessarie al programma in uso.
.TP
2.
Far precedere a tutte le stringhe da tradurre il carattere "_".
.TP
3.
Se è il caso, usare le funzioni
.B dcgettext()
e/o
.B bindtextdomain()
nel programma, secondo necessità.
.TP
4.
Eseguite il comando
.B "gawk \-\^\-gen\-pot \-f mio_programma.awk > mio_programma.pot"
per generare un file
.B \&.pot
per il programma [questo file contiene i messaggi da tradurre e la
struttura in cui inserire la traduzione]
.TP
5.
Preparare delle traduzioni appropriate dei messaggi, e costruire [con make]
il corrispondente file
.B \&.gmo
[che contiene messaggi e traduzioni in formato accessibile da gawk].
.PP
Le procedure da usare per la traduzione sono descritte in dettaglio in \*(EP.
.SH COMPATIBILITÀ POSIX
Un obiettivo fondamentale di
.I gawk
è la compatibilità con lo standard \*(PX, come pure con
l'ultima versione di
.IR awk
scritta da Brian Kernighan.
Per questa ragione
.I gawk
include le seguenti caratteristiche a disposizione dell'utente
che non sono descritte nel libro di \*(AK,
ma che fanno parte della versione di
.I awk
scritta da Brian Kernighan, e che sono incluse nello standard \*(PX.
.PP
Il libro indica che l'assegnazione delle variabili fornite sulla riga di
comando è fatta subito prima che
.I awk
apra il primo file fra gli argomenti, il che avviene dopo che la
regola
.B BEGIN
è stata eseguita.  Peraltro, in implementazioni precedenti, quando una tale
assegnazione compariva prima di un nome di file, l'assegnazione sarebbe
avvenuta 
.I prima
di eseguire la regola
.B BEGIN .
Esistono applicazioni che dipendono da questa \*(lqfunzionalità.\*(rq
Quando
.I awk
è stato cambiato per corrispondere alla sua documentazione l'opzione
.B \-v
per assegnare valori alle variabili prima dell'inizio dell'esecuzione è stata aggiunta
per tener conto delle applicazioni che dipendevano dal precedente comportamento.
(Questa funzionalità ha ottenuto l'approvazione sia dei Bell Laboratories
che degli sviluppatori di \*(GN .)
.PP
Nella scansione degli argomenti,
.I gawk
usa l'opzione speciale \*(lq\-\^\-\*(rq per segnalare la fine degli
argomenti.
In modalità compatibile, emette un messaggio e poi ignora le
opzioni non disponibili.
Nella modalità normale di operazione, siffatti argomenti sono passati al programma \*(AK
per essere trattati.
.PP
Il libro di \*(AK non definisce il valore restituito dalla funzione
.BR srand() .
Lo standard \*(PX
richiede che restituisca il "seme" che è stato usato, per consentire di tener traccia
delle sequenze di numeri casuali.  Pertanto
.B srand()
in
.I gawk
restituisce anche il suo "seme" corrente.
.PP
Altre funzionalità sono:
L'uso di opzioni
.B \-f
multiple (dalla versione MKS [Mortice Kern Systems] di
.IR awk );
il vettore
.BR ENVIRON ;
le sequenze di protezione
.BR \ea ,
e
.B \ev
(provenienti originalmente da
.I gawk
e poi riversate nella versione Bell Laboratories); le funzioni predefinite
.B tolower()
e
.B toupper()
(dalla versione Bell Laboratories); e le specifiche di conversione ISO C in
.B printf
(presenti per prime nella versione Bell Laboratories).
.SH FUNZIONALITÀ STORICHE
C'è una caratteristica dell'implementazione storica di \*(AK che
.I gawk
supporta:
È possibile chiamare la funzione predefinita
.B length()
non solo senza alcun argomento, ma perfino senza parentesi!
Quindi,
.RS
.PP
.ft B
a = length	# Sant'Algol 60, Batman!
.ft R
.RE
.PP
equivale sia a
.RS
.PP
.ft B
a = length()
.br
a = length($0)
.ft R
.RE
.PP
Usare questa funzionalità è una pratica deprecata, e
.I gawk
emette un messaggio di avvertimento se la si usa, qualora si sia specificato
.B \-\^\-lint
sulla riga di comando.
.SH ESTENSIONI GNU
.I Gawk
ha fin troppe estensioni rispetto alla versione \*(PX di
.IR awk .
Esse sono descritte in questa sezione.  Tutte le estensioni qui descritte
possono essere disabilitate
invocando
.I gawk
con le opzioni
.B \-\^\-traditional
o
.BR \-\^\-posix .
.PP
Le seguenti funzionalità di
.I gawk
sono sono disponibili nella versione
\*(PX di
.IR awk .
.\" Variabili d'ambiente e cose relative all'avvio programma
.TP "\w'\(bu'u+1n"
\(bu
Non viene fatta una ricerca nelle librerie per file richiamati tramite l'opzione
.BR \-f .
Quindi la variabile d'ambiente
.B AWKPATH
non è speciale.
.\" Problemi POSIX e di riconoscimento del linguaggio
.TP
\(bu
Non c'è modo di includere dei file da programma (il meccanismo
.RI gawk
di
.BR @include ).
.TP
\(bu
Non c'è modo di aggiungere dinamicamente nuove funzioni
scritte in C (meccanismo
.B @load
di
.IR gawk ).
.TP
\(bu
La sequenza di protezione
.BR \ex .
.TP
\(bu
La possibilità di continuare delle righe dopo un
.B ?
e i
.BR : .
.TP
\(bu
Costanti ottali ed esadecimali nei programmi AWK.
.\" Variabili speciali
.TP
\(bu
Le variabili
.BR ARGIND ,
.BR BINMODE ,
.BR ERRNO ,
.BR LINT ,
.BR PREC ,
.BR ROUNDMODE ,
.B  RT
e
.B  TEXTDOMAIN
non sono speciali.
.TP
\(bu
La variabile
.B IGNORECASE
e i suoi effetti collaterali non sono disponibili.
.TP
\(bu
La variabile
.B FIELDWIDTHS
e la suddivisione in campi di larghezza fissa e variabile.
.TP
\(bu
La variabile
.B FPAT
e la suddivisione in campi sulla base dei valori di un campo.
.TP
\(bu
I vettori
.BR FUNCTAB ,
.BR SYMTAB ,
e
.B PROCINFO
non sono disponibili.
.\" Cose relative all'I/O
.TP
\(bu
L'uso della variabile
.B RS
come espressione regolare.
.TP
\(bu
I nomi di file speciali disponibili per ridirigere l'I/O non sono riconosciuti.
.TP
\(bu
L'operatore
.B |&
utilizzabile per creare coprocessi.
.TP
\(bu
I criteri di confronto speciali
.B BEGINFILE
e
.B ENDFILE
non sono disponibili.
.\" Modifiche alle funzioni standard awk
.TP
\(bu
La possibilità di separare fra loro singoli caratteri usando la stringa nulla
come valore per la variabile
.BR FS ,
e come terzo argomento nella funzione
.BR split() .
.TP
\(bu
Un quarto argomento opzionale per
.B split()
che riceva i testi da usare come separatori.
.TP
\(bu
Il secondo argomento opzionale della funzione
.BR close() .
.TP
\(bu
Il terzo argomento opzionale della funzione
.BR match() .
.TP
\(bu
La possibilità di usare specificatori posizionali con
.B printf
e
.BR sprintf() .
.TP
\(bu
La possibilità di avere un vettore come argomento alla funzione
.BR length() .
.\" Nuove parole-chiave o modifiche a parole-chiave
.\" (Dal 2012, queste sono comprese in POSIX)
.\" .TP
.\" \(bu
.\" L'uso dell'istruzione
.\" .BI delete " array"
.\" per cancellare tutto il contenuto di un vettore.
.\" .TP
.\" \(bu
.\" L'uso dell'istruzione
.\" .B "nextfile"
.\" per interrompere la lettura del file di input corrente.
.\" Nuove funzioni
.TP
\(bu
Le funzioni
.BR and() ,
.BR asort() ,
.BR asorti() ,
.BR bindtextdomain() ,
.BR compl() ,
.BR dcgettext() ,
.BR dcngettext() ,
.BR gensub() ,
.BR lshift() ,
.BR mktime() ,
.BR or() ,
.BR patsplit() ,
.BR rshift() ,
.BR strftime() ,
.BR strtonum() ,
.B systime()
e
.BR xor() .
.\" Cose I18N
.TP
\(bu
Stringhe traducibili in varie lingue.
.TP
\(bu
Errore di I/O non-fatale.
.TP
\(bu
I/O ritentabile.
.PP
Il libro \*(AK non definisce il valore restituito dalla funzione
.BR close() .
Invece la funzione
.B close()
di
.I Gawk
restituisce il valore ottenuto da
.IR fclose (3)
o
.IR pclose (3)
alla chiusura, rispettivamente, di un file di output o di una pipe.  Alla
chiusura di una pipe di input viene restituito lo stato di uscita del processo.
Il valore restituito è \-1 se il file, la pipe o il coprocesso in questione
non sono stati aperti con una ridirezione.
.PP
Quando
.I gawk
è invocato con l'opzione
.BR \-\^\-traditional ,
se
l'argomento
.I fs
all'opzione
.B \-F
è \*(lqt\*(rq,
.B FS
è impostato avendo come valore il carattere di tabulazione (<TAB>).
Si noti che immettendo
.B "gawk \-F\et \&.\|.\|."
si chiede alla shell di preservare \*(lqt,\*(rq e non di passare
\*(lq\et\*(rq all'opzione
.BR \-F .
Poiché questo è un caso speciale piuttosto antipatico, non è il comportamento
predefinito.  Questo comportamento non viene seguito neppure quando si specifica
.BR \-\^\-posix .
Per ottenere che un carattere <TAB> faccia da delimitatore di campo, è meglio
usare apici singoli:
.BR "gawk \-F'\et' \&.\|.\|." .
.ig
.PP
Se
.I gawk
è stato compilato richiedendo la possibilità di far del debugging,
sono accettate le seguenti opzioni addizionali:
.TP
.PD 0
.B \-Y
.TP
.PD
.B \-\^\-parsedebug
Attiva l'output diagnostico di
.IR yacc (1)
o
.IR bison (1)
durante la fase di esame del programma.
Quest'opzione dovrebbe interessare solo i manutentori di
.IR gawk ,
e può essere perfino assente da una particolare compilazione di
.IR gawk .
..
.SH VARIABILI D'AMBIENTE
La variabile d'ambiente
.B AWKPATH
può essere usata per fornire una lista di directory che
.I gawk
esamina alla ricerca di file coi nomi indicati tramite le opzioni
.BR \-f ,
.RB \-\^\-file ,
.B \-i
e
.BR \-\^\-include ,
e tramite la direttiva
.BR @include .
Se la ricerca iniziale non ha successo, una seconda ricerca è
effettuata accodando
.B \&.awk
al nome del file indicato.
.PP
La variabile d'ambiente
.B AWKLIBPATH
può essere usata per fornire una lista di directory che
.I gawk
esamina alla ricerca di file coi nomi indicati tramite le opzioni
.B \-l
e
.B \-\^\-load
.
.PP
La variabile d'ambiente
.B GAWK_READ_TIMEOUT
può essere usata per specificare un tempo massimo
in millisecondi per leggere input da un terminale, da una pipe
o da una comunicazione bidirezionale, inclusi i socket.
.PP
Per le connessioni a un host remoto via socket,
.B GAWK_SOCK_RETRIES
controlla il numero di tentativi di lettura, e
.B GAWK_MSEC_SLEEP
l'intervallo fra un tentativo di lettura e l'altro.
L'intervallo è in millisecondi.  Su sistemi che non supportano
.IR usleep (3),
il valore è arrotondato a un numero intero di secondi.
.PP
Se la variabile
.B POSIXLY_CORRECT
esiste nell'ambiente,
.I gawk
si comporta esattamente come se
.B \-\^\-posix
fosse stato specificato sulla riga di comando.
Se
.B \-\^\-lint
è stato specificato,
.I gawk
emette un messaggio di avvertimento riguardo a questo.
.SH STATO DI USCITA
Se l'istruzione
.B exit
è usata avendo come parametro un valore,
.I gawk
termina restituendo
il valore numerico in questione.
.PP
Altrimenti, se non sono stati riscontrati problemi in fase di esecuzione,
.I gawk
termina con il valore della costante C
.BR EXIT_SUCCESS .
Questo valore è normalmente zero.
.PP
In caso di errore,
.I gawk
termina con il valore della
costante C
.BR EXIT_FAILURE .
Questo valore è normalmente uno.
.PP
Se
.I gawk
termina a causa di un errore fatale, il valore restituito è 2.  Su sistemi
non-POSIX, questo valore può essere visualizzato come
.BR EXIT_FAILURE .
.SH INFORMAZIONE SULLA VERSIONE
Questa pagina man documenta
.IR gawk ,
versione 4.2.
.SH AUTORI
La versione originale di \*(UX
.I awk
è stata progettata e implementata da Alfred Aho,
Peter Weinberger, e Brian Kernighan dei Bell Laboratories.  Brian Kernighan
continua a mantenere e migliorare il programma.
.PP
Paul Rubin e Jay Fenlason,
della Free Software Foundation, hanno scritto
.IR gawk ,
in modo che fosse compatibile con la versione originale di
.I awk
distribuita con la Settima Edizione di \*(UX.
John Woods ha contribuito con numerose correzioni di errori.
David Trueman, con contribuzioni
da Arnold Robbins, ha reso
.I gawk
compatibile con la nuova versione di \*(UX
.IR awk .
Arnold Robbins è il manutentore corrente.
.PP
Vedere \*(EP per una lista completa di contributori a
.I gawk
e alla sua documentazione.
.PP
Vedere il file
.B README
nella distribuzione
.I gawk
per informazioni aggiornate riguardo ai manutentori
e per sapere per quali sistemi operativi gawk è disponibile.
.PP
Traduzione in italiano a cura di
ILDP - Italian Linux Documentation Project
.B http://www.pluto.it/ildp
.SH SEGNALAZIONE DI ERRORI
Se trovate un bug in
.IR gawk ,
siete pregati di inviare un messaggio di posta elettronica a
.BR bug-gawk@gnu.org .
Siete pregati di includere il vostro sistema operativo e la versione di
.I gawk
(da
.BR "gawk \-\^\-version" ),
quale compilatore C avete usato per compilarlo, e un programma di test
con anche i dati, ridotti allo stretto necessario, per riprodurre il problema.
.PP
Prima di spedire un rapporto di errore fate quanto segue.  Per prima cosa,
verificate che stiate usando l'ultima versione di
.IR gawk .
Molti bug (normalmente abbastanza difficili da incontrare) sono corretti in
ogni nuova versione, e se la vostra versione è molto datata, il problema
potrebbe essere già stato risolto.  Secondariamente, siete pregati di
controllare se impostando la variabile d'ambiente
.B LC_ALL
a
.B LC_ALL=C
faccia sì che il problema scompaia.  Se così è, si tratta di un problema
legato alla localizzazione, che può essere o meno un errore.
Infine, siete pregati di leggere questa man page e il manuale di riferimento
con attenzione, per assicurarvi che quello che voi ritenete essere un errore
lo sia veramente, invece di essere solo un comportamento strano del linguaggio.
.PP
Qualsiasi cosa facciate,
.B NON
inviate un messaggio per segnalare l'errore a
.BR comp.lang.awk .
Anche se gli sviluppatori di
.I gawk
di tanto in tanto leggono questo forum, inviare qui messaggi di segnalazione
di errore è una maniera poco affidabile per segnalare errori.  Siete invece
pregati di usare l'indirizzo di posta elettronica scritto più sopra.
Veramente!
.PP
Se state usando un sistema GNU/Linux o basato sulla distribuzione BSD,
potreste rivolgervi a chi fornisce la vostra distribuzione software.
Questo va bene, ma siete pregati di spedire una copia all'indirizzo email
specificato, poiché non esiste alcune certezza che il vostro messaggio
sia inoltrato al manutentore di
.IR gawk .
.PP
Segnalare eventuali errori di traduzione a
.IR ildp@pluto.it
.SH ERRORI
L'opzione
.B \-F
non è più necessaria, vista la possibilità di assegnare variabili nella riga
di comando; viene mantenuta solo per compatibilità all'indietro.
.SH VEDERE ANCHE
.IR egrep (1),
.IR sed (1),
.IR getpid (2),
.IR getppid (2),
.IR getpgrp (2),
.IR getuid (2),
.IR geteuid (2),
.IR getgid (2),
.IR getegid (2),
.IR getgroups (2),
.IR printf (3),
.IR strftime (3),
.IR usleep (3)
.PP
.IR "The AWK Programming Language" ,
Alfred V. Aho, Brian W. Kernighan, Peter J. Weinberger,
Addison-Wesley, 1988.  ISBN 0-201-07981-X.
.PP
\*(EP,
Edition 4.2, disponibile con il codice sorgente
.IR gawk .
La versione originale corrente di questo documento è
disponibile online a:
.BR https://www.gnu.org/software/gawk/manual .
.PP
La documentazione di
.B gettext
GNU è disponibile online a:
.BR https://www.gnu.org/software/gettext .
.SH ESEMPI
.nf
Stampa ed ordina i nomi di login di tutti gli utenti:

.ft B
	BEGIN	{ FS = ":" }
		{ print $1 | "sort" }

.ft R
Conta le righe di un file:

.ft B
		{ nlines++ }
	END	{ print nlines }

.ft R
Aggiunge il numero di riga all'inizio di ogni riga del file:

.ft B
	{ print FNR, $0 }

.ft R
Concatena e aggiunge numerazione (variazione sul tema):

.ft B
	{ print NR, $0 }

.ft R
Esegui un comando esterno per alcune linee di dati:

.ft B
	tail \-f access_log |
	awk '/myhome.html/ { system("nmap " $1 ">> logdir/myhome.html") }'
.ft R
.fi
.SH RICONOSCIMENTI
Brian Kernighan
ha fornito valida assistenza durante il test e la correzione degli errori.
Lo ringraziamo.
.SH COPYING PERMISSIONS
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the entire resulting derived work is distributed under the terms of a
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